il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

11 Giugno 2013

Carlo Capacci è il Sindaco di Imperia

capacciSindaco

Carlo Capacci ha vinto il ballottaggio con il 76,14%, 13210 voti, e cioè 2978 in più rispetto al primo turno.

A Imperia finisce un’era e ne inizia un’altra. Non ho molto altro da aggiungere; non mi va di perdermi in ringraziamenti e smancerie, e nemmeno di infierire verso gli sconfitti. Ora è il momento di fare, di agire, di cambiare in meglio la città.

I miei contatti li avete. Per qualsiasi cosa, io sono qui.

3 Giugno 2013

Un modo un po’ troppo facile

Mi ha scritto un’amica. Col suo consenso (ma senza la sua firma) pubblico il suo pensiero. (Grazie, e crepi il lupo.)

Ciao Giorgio,

come sai quando avete deciso questa alleanza non sono stata d’accordo. Sai anche che per la prima volta ho deciso di votare un altro candidato, non perché avessi dei pregiudizi su Capacci, che per quel poco che posso conoscerlo è una persona seria e onesta, ma perché come ti ho già detto ho pensato che fosse più giusto non cedere ai compromessi. Così ho preferito non prendere parte alla campagna elettorale, perché non me la sentivo di schierarmi pubblicamente contro il partito in cui tutt’ora credo e che ho sempre votato sin dalla sua nascita, nonostante non mi sia trovata d’accordo su alcune recenti (e non solo) scelte prese a livello nazionale e a livello locale.

A proposito della campagna elettorale, devo ammettere che la vostra è stata la migliore perché non avete ceduto ai giochetti degli avversari del PdL (tra cui gli ignobili volantinaggi e le fantomatiche testate) e ammetto anche di essermi trovata un po’ in imbarazzo quando mi sono accorta che l’obiettivo della campagna del “mio” candidato era quasi unicamente quella di denigrare il PD cercando di sottrarre voti a voi.

Ciononostante non rimpiango la mia scelta, credo che la rifarei ma se ti scrivo è solo perchè voglio che tu sappia che adesso io ci sono, e sento che siamo arrivati a un punto in cui nessun cittadino possa considerarsi esentato dall’esprimere l’ultimo voto del ballottaggio. E quando sento dire in giro da qualcuno che non andrà a votare perché “a questo punto è tutto uguale” credo che non lo pensi veramente, e che sia solo un modo un po’ troppo facile per non assumersi la responsabilità di compiere una scelta che può salvare imperia (sappiamo da cosa e soprattutto da chi…!).

In bocca al lupo, a te, a Capacci, e a tutto il pd. A presto,

29 Maggio 2013

Sul nuovo Consiglio Comunale e sul premio di maggioranza

Il testo base è questo: le istruzioni del Ministero dell’Interno sulle elezioni amministrative 2013.

Innanzitutto, per la spending review il nuovo Consiglio Comunale avrà 32 seggi anziché 40 com’è stato fin’ora, e fin qui ci siamo. Poi: il premio di maggioranza prevede di assegnarne il 60% alla coalizione vincente. Mentre prima il calcolo dava un risultato intero (60% di 40 = 24) ora abbiamo il 60% di 32 = 19,2.

Tutti i giornali cartacei e non (su ImperiaParla ci sono le proiezioni prese da Il Secolo e da La Stampa) calcolano la composizione del prossimo Consiglio sulla base di una ripartizione 19 a 13 (cioè 19 alla maggioranza e 13 alla minoranza).

In realtà non è così, e per calcolare il premio di maggioranza si deve arrotondare per eccesso. Perciò la coalizione del Sindaco vincente avrà 20 seggi così suddivisi.

In caso di vittoria di Capacci:

8 PD per Imperia
7 Imperia Cambia
4 Laboratorio per Imperia
1 Imperia di tutti Imperia per tutti

In caso di vittoria di Annoni:

14 PdL
4 Imperia Riparte
1 Scelta per Imperia
1 Prima Imperia

Il problema non è nuovo, ci sono passate altre città prima di noi. L’esempio più calzante è Lucca, che si è trovata nella nostra stessa situazione.

Poi basta andarsi a leggere le note a pagina 21 delle istruzioni di cui sopra e si scopre pure che il Ministero fa esplicitamente riferimento alla stessa sentenza della Corte di Cassazione che ha interessato Lucca, indicando come criterio da seguire quello dell’arrotondamento per eccesso a prescindere dalla cifra decimale.

Update: per maggiore chiarezza, indico anche come sarà composta la minoranza in entrambi i casi

In caso di vittoria di Capacci:

7 alla coalizione di Annoni (Annoni stesso + 5 PdL + 1 Imperia riparte)
2 Imperia Bene Comune (Grosso stesso + 1 dalla lista)
2 M5S (Russo stesso + 1 dalla lista)
1 La Svolta (Casano stesso)

In caso di vittoria di Annoni:

9 alla coalizione di Capacci (Capacci stesso + 3 PD + 3 Imperia Cambia + 2 Laboratorio)
2 Imperia Bene Comune (Grosso stesso + 1 dalla lista)
1 M5S (Russo stesso)

29 Maggio 2013

Mentre si votava

Sono successe delle cose interessanti, per così dire. Il Tribunale ha innanzitutto richiesto il fallimento della Porto di Imperia Spa, perché evidentemente la via del concordato non è stata ritenuta percorribile. Durante una conseguente conferenza stampa, l’amministratore unico della società Argirò, ha espresso alcune considerazioni sibilline:

Avverto intorno alla mia persona un clima un pò negativo. Diciamo che c’è una particolare attenzione nei miei confronti da parte da parte di molti organi e non vorrei che nei prossimi giorni, visto il lavoro delicato che sto portando avanti, si determinasse un quadro intimidatorio

Probabilmente subodorava che sarebbe successo qualcosa di eclatante, come poi è stato. E’ stata avviata a suo carico un’indagine che coinvolge anche l’editore del giornale online Sanremonews. Il fatto contestato, se verrà provato, è questo: un accordo sottobanco tra il manager e l’editore per togliere la copertura delle vicende portuali al giornalista Gabriele Piccardo, troppo scomodo, e affidarla a un altro.

La questione e gli interrogativi che suscita – ben riportati in questo editoriale di Andrea Moggio – riguarda la libertà di informazione e le ingerenze affaristiche/politiche sugli organi di stampa. Insomma un problema vecchio come il mondo (o più semplicemente come la stampa). Aggiungo che non è la prima volta che ne sentiamo parlare da queste parti, dove – sempre in questi giorni di votazioni – c’è chi ha mostrato una certa nota arroganza nei confronti dei giornalisti colpevoli di non bersi tutto quello che gli si racconta.

29 Maggio 2013

Se la gallina canta

Carlo Capacci Ballottaggio

Duecentocinquanta preferenze per il sottoscritto. Ottimo risultato personale, ma non dormiamo sugli allori e continuiamo a lavorare per il ballottaggio del 9 e 10 giugno.

Il risultato incredibile è quello ottenuto da Carlo Capacci: 46,83% cioè una spallata epocale al PdL che con Annoni si ferma al 28,21%.

Le prime auto-difese del centrodestra sono state le solite: “forse non siamo stati abili a comunicare e spiegare le nostre intenzioni”. Secondo me è proprio il contrario: le loro intenzioni sono state spiegate fin troppo bene, e la città ha saputo scegliere a ragion veduta. Avanti così.

24 Maggio 2013

Dunque, ci siamo: l’appello al voto (con relative istruzioni pratiche)

Caso 1 – vi piace il PD e vi piace Capacci

Tombola, siete nel posto giusto al momento giusto. Dovete solo scegliere di dare a me la vostra preferenza nominativa, e i buoni motivi per farlo sono tutti qui, sul mio blog. Quando nel 2009 sono stato eletto ho capito che c’era da farsi il mazzo, e che la mia attività in consiglio sarebbe stata la mia referenza principale. Ecco: io metto sul piatto i tre anni (qui condensati) di riunioni, votazioni, sedute, commissioni, mozioni, question-time, iniziative, mal di pancia, mal di testa, dibattiti, frustrazioni, risultati, incontri e scontri. Scegliete me, dunque, perché è la cosa migliore da fare.

Caso 2 – vi piacerebbe il PD, ma non vi piace la nostra scelta

Abbiamo passato la campagna elettorale a cercare di spiegare come mai s’è scelto di aderire al progetto che ci è stato proposto da Carlo Capacci. Spero che abbiate capito che se il nostro candidato è sostenuto anche da forze (e cioè da persone) con un passato ‘diverso dal nostro’ siamo arrivati qui perché pensiamo che questa sia la strada giusta per il bene della città. Non abbiamo voluto arroccarci sulle ideologie, e alla rassicurante (e perdente) strada della ‘difesa della posizione’ abbiamo preferito quella – ben più in salita – del dialogo, e della ricerca degli aspetti che ci uniscono anziché di quelli che ci dividono. Abbiamo capito che non bastava continuare a parlare esclusivamente ai ‘nostri elettori’ (che, per inciso, a Imperia sono minoritari e in costante diminuzione). Voi volete quanto me che chi ha il potere da così tanto tempo ceda finalmente il passo a qualcos’altro, a qualcun altro. Bene, quel “qualcun’altro” siamo noi, è Carlo Capacci. Votate me, e soprattutto votate il PD, affinché nella nuova compagine di maggioranza la sinistra abbia un buon peso, il maggiore possibile. Non è un appello al voto utile, ma piuttosto è un invito al voto di buon senso.

Caso 3 – vi piaccio io, ma non vi piace Capacci

Può capitare, e vi capisco, perché ho un appeal mica da ridere. Scherzi a parte, ho evitato fino a oggi di parlare di voto disgiunto. Ma sarebbe ipocrita da parte mia far finta di voler rifiutare le preferenze che mi arriveranno da chi mi sceglierà in abbinamento a un altro candidato Sindaco. Vedete solo di non far pasticci sulla scheda, altrimenti non sarà un voto disgiunto ma un voto distrutto. Barrate il simbolo PD, scrivete Montanari, e poi, se proprio non riuscite a trattenere la mano, mettete un’altra croce sul vostro sindaco preferito.

Il fac-simile della scheda

fac-simile-scheda-elettorale-imperia

Ripeto per l’ultima volta: è possibile (cioè è facoltativo, non obbligatorio) scrivere DUE COGNOMI ANZICHE’ UNO accanto al simbolo della lista, a DUE CONDIZIONI: devono essere un uomo e una donna, e devono essere DELLA STESSA LISTA.

Non è possibile barrare un simbolo e scrivere i nomi accanto a un altro simbolo.

Vi chiedo di non sprecare l’occasione di votare anche una donna. Votate anche Chiara Corinni, perché c’è bisogno di donne in politica (lo dico perché lo penso sul serio e non per fare il ruffiano) così come c’è bisogno di gente giovane.

Votando me e votando lei, farete filotto.

Ci risentiamo lunedi sera.

Addendum: si vota domenica 26 maggio dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 27 maggio dalle ore 7 alle ore 15. Per votare serve la scheda elettorale. Se non la trovate potete chiedere un duplicato in Comune. Gli uffici sono aperti durante tutte le operazioni di voto. E’ gratis e la fanno subito (coda permettendo). Ma per non intasare gli sportelli, prima di andare a chiedere il duplicato, per favore ricontrollate bene:

– in quello zainetto che avete nell’armadio
– nella cassettiera dove tenete i documenti, perché forse è rimasto là in fondo, nascosto sotto quella ricetta medica
– nella cassaforte (per chi ce l’ha)
– nel portagioie (per chi ce l’ha)
– nella giacchetta che non mettete più da mesi ma che avevate addosso quando siete andati a votare l’ultima volta
– nel bauletto del motorino
– nella cartellina dove tenete il passaporto e quelle poche sterline che vi sono avanzate da quel week-end a Londra