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candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Analisi del voto a Imperia


Lo scrutinio ci restituisce una fotografia impietosa della Provincia e della Città, dove tutti i partiti perdono consensi sia in numero di voti sia in percentuale, a favore principalmente di Grillo e dell’astensione.

Il dato più evidente ed eclatante è il tracollo del PdL che in Provincia passa da 61.839 (47,87%) a 28.713 (24,05%) e in Comune da 11.172 (43,88%) a 4.269 (17,90%) perdendo rispettivamente il 53,6% e il 61,79% dei suoi voti precedenti [ndr: il raffronto è coi dati 2008 sulla Camera]. Non essendoci nessun “Paperino” da mandare in Parlamento le truppe azzurrine orfane di indicazioni (e della pressante campagna elettorale cui erano abituate in passato) hanno evidentemente deciso di migrare in gran parte su Grillo, che a livello provinciale segna quasi 10 punti percentuali in più rispetto al dato nazionale (34,14% contro il 25,55%).

Il PD rimane come d’abitudine sotto la media nazionale e nel Comune di Imperia (quota 21,96%, comunque più del dato provinciale che è 18,83%) supera finalmente il PdL (che ora è la terza forza col 17,9%) ma perde tanti voti: oltre 2.600, cioè un terzo. Su base provinciale i voti spariti dal sacco del PD sono 11.800 (un po’ più di un terzo). Anche la Lega Nord si sgonfia perdendo il 64,47% dei propri consensi e andando di poco oltre il 3% sia in Comune che in Provincia.

Il M5S si impone nettamente come nuovo primo partito, e si può ipotizzare che i 8.023 voti raccolti dalle nostre parti provengano principalmente da chi prima votava altri, mentre l’astensione non sembra essere stata intaccata. Difatti i votanti diminuiscono ancora, passando in Provincia dal 76% al 72% e in Comune dal 79,6% al 76%. Vuol dire che ci sono 7.790 Imperiesi che hanno ritenuto di non volersi esprimere.

Dal punto di vista dei nuovi Parlamentari la situazione è altrettanto inedita: solo il PD riesce a far eleggere un candidato imperiese: Donatella Albano è Senatrice, anche se non possiamo prevedere per quanto tempo resterà in carica vista l’ingovernabilità che si prospetta. E’ comunque un dato positivo, forse l’unico: il PD riesce a portare a Roma un rappresentante della nostra provincia dopo troppi anni di assenza. Niente da fare per Indulgenza (Riv. Civ.), per Fossati (FLI), per Viale (Lega) e per Nattero (SEL).

In conclusione è andata male, peggio di quanto ci si aspettasse.

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