il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Sconsiderazioni

Io m’ero domandato quale sarebbe stata la linea del PdL e sarei stato indubbiamente ingenuo ad aspettarmi, davanti alla riapertura dell’inchiesta sul capannone, una qualche “ammissione” o “retromarcia”. Ma addirittura questo, in tutta franchezza, no. Non solo la manifestazione “di solidarietà” all’ex-ministro che è stata più che altro un comizio zeppo di invettive; ma persino quelle parole vergognose del sindaco Strescino contro i Consiglieri che all’epoca votarono contro il progetto del porto. E certo, adesso sono loro i colpevoli: di cosa? Di aver avuto dei dubbi e di averli pure ostentatamente espressi. Che arroganza questi nemici del popolo! Hanno osato rappresentatare in sede istituzionale le tante voci di chi vedeva nel progetto, oltre alle opportunità di sviluppo economico e turistico, anche insidiose opacità.

Siccome la stampa ha glissato su questo particolare allora scrivo io le parole che ha liturgicamente urlato il gregge di pecorelle (non si sa quanto smarrite) davanti all’altare su cui si stava celebrando questo insulto alla democrazia e all’onestà: “a mare! a mare!”. Così via per ciascuno dei nomi pronunciati. Eccolo, il partito dell’amore. Dell’amore e della proscrizione.

Non è un mondo alla rovescia quello in cui si sostiene a scatola chiusa chi è indagato e si aggredisce non tanto chi formula le accuse, ma chi non era favorevole proprio alle scelte che hanno portato a questo stato delle cose? E poi naturalmente i giornalisti, che ne hanno parlato invece di limitarsi a descrivere la bellezza dei nuovi moli.

E via tutti a urlare contro la stampa, la giustizia, l’opposizione. Ma il dubbio che forse qualcosa di poco chiaro ci sia sul serio, non sfiora proprio nessuno? E vorrei capire in che modo la stampa avrebbe montato un caso mediatico, un “tiro al bersaglio”. A ben vedere non l’ha fatto, si è limitata ad annunciare gli sviluppi delle indagini (per primo il Corriere) e tutto si è dimostrato più che vero, nulla di inventato.

Associazione a delinquere: non quisquilie. E tutti coloro che si stracciano le vesti vogliono credere – e far credere – che l’innesco sia stato un esposto su un capannone ritenuto abusivo perché è qualche metro più alto del dovuto. Ma foss’anche che tutto sia realmente partito da lì, per quanto io fatichi a crederci, allora evidentemente è stato trovato qualcosa di più grave, qualcosa che vale la pena approfondire.

Forse non dormono sonni tranquilli coloro che votarono a favore: sanno bene che potrebbero andarci di mezzo pure loro. E guarda caso proprio un mese fa, con soli 5 anni di ritardo, la maggioranza metteva nero su bianco i propri dubbi sulla congruità e coerenza dell’accordo tra Porto di Imperia e Acquamare (la famosa “permuta”). Coincidenze.

Se i lavori di costruzione dovessero fermarsi sappiamo già a chi cercheranno di dare la colpa. La strategia è chiara, per quanto paradossale: quando il porto è bello e grande, il merito è di chi l’ha votato; quando si scoprono le magagne è colpa dell’opposizione che era contraria. Ma purtroppo per loro la responsabilità politica è fin troppo chiara e altrettanto ineludibile, già adesso, indipendentemente da come finirà la vicenda giudiziaria; ed è tutta sulle spalle di chi non ha voluto ascoltare e non ha voluto vedere, agendo con l’ottusità e l’arroganza di chi nega l’evidenza.

Commenti

commenti

Powered by Facebook Comments

4 commenti

  1. forse il Sindaco era un pò nervoso perchè del” gregge di pecorelle” qualcuna ha preferito defilarsi, dalle foto mancavano alcune “merinos”, che sia un inizio di qualcosa che cambia? o sono ottimista? Forza Giorgio e buon lavoro.

  2. Pingback: Cabaret | il blog di Giorgio Montanari - Consigliere Comunale a Imperia

  3. Pingback: Il punto sulla situazione del porto di Imperia | il blog di Giorgio Montanari - Consigliere Comunale a Imperia

  4. Pingback: Effettiva, pattuita e congrua | il blog di Giorgio Montanari - (ex) Consigliere Comunale PD a Imperia

Rispondi a flavio Annulla risposta

I campi obbligatori sono contrassegnati con *.