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candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Il salto del pasto

L’annunciata esternalizzazione del servizio mense è partita con l’esternalizzazione del bando: in pratica è un’esternalizzazione dell’esternalizzazione. Il Comune, ammettendo di non essere capace di gestire il bando da sé, ha deciso di rivolgersi a un consulente esterno che dovrà compiere le attività “prodromiche” e cioè, in poche parole, confezionare la gara d’appalto con cui si affiderà la refezione scolastica che fino a oggi è stata gestita dalla SERIS.

Può sembrare inusuale che ci si metta nelle mani di un dirigente del Comune di Casale Monferrato [qui la determina, qui il suo CV] per individuare dove/come/a che prezzo verranno serviti i pasti nelle mense di Imperia (non si parla della costruzione di una centrale nucleare, per intenderci). Ai più maliziosi non sfuggirà che si tratta di un politico (area PdL) già candidato Sindaco a Saluggia (VC) nel 2007, non eletto, che tra pochi mesi ci proverà per la seconda volta. Ma a ben pensarci forse è la strada migliore: se questo è l’unico modo per scongiurare il rischio che le mense finiscano come le spiagge libere attrezzate, ben venga. Anzi, proporrei che si appaltino anche altri settori della pubblica amministrazione imperiese. Ci saranno pure, da qualche parte: un esperto di arredo urbano da ingaggiare, un genio della portualità da noleggiare, un fuoriclasse dei lavori pubblici da assoldare. AAA cercasi.

Il punto comunque è un altro. Dal 31 marzo la SERIS finirà improrogabilmente di occuparsi delle mense scolastiche. Per quella data non solo non avremo il vincitore dell’appalto, ma anzi il bando stesso presumibilmente non sarà stato ancora pubblicato. A occhio è croce rimarrà un “buco” di tre mesi, cioè fino alla fine dell’anno scolastico, in cui non mi è ben chiaro dove/come/a che prezzo funzioneranno queste mense. Si inizierà il primo aprile, e lo scherzo non sarà un pesce, ma un piatto vuoto.

Può essere (ma non ho ancora trovato riscontri ufficiali) che sia stato noleggiato un qualche esperto nutrizionista (magari il dirigente all’Ufficio Diete del Comune di Villastellone, per fare un esempio) e che sia stato individuato un nuovo tipo di dieta per i giovani bimbi imperiesi: il salto del pasto. Un salto lungo pressappoco tre mesi.

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