il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Imperia verso le amministrative

Mancano 76 giorni alle elezioni, e trentaquattro in meno all’ultima data utile per la presentazione delle liste. Significa che sarà un’altra campagna-lampo, e questo nonostante siano passati 9 mesi dal commissariamento. Il fatto che ancora non ci sia in nessuno schieramento un candidato Sindaco certo la dice lunga sullo stato di salute della politica e dei partiti (cittadini e non).

Inutile dire che il risultato delle elezioni non ha che aumentato lo scompiglio a destra e a manca; da una parte ha messo ulteriormente in dubbio la graniticità di quella che fino a oggi è stata a Imperia – nel bene o nel male – una solida certezza: il PdL (che probabilmente non competerà come PdL ma sarà di civismo vestuto). Dall’altra parte il centrosinistra, con l’unica certezza di poter vantare un passato che racconta di sconfitte più o meno costanti e un ruolo storico d’opposizione da cui, per la prima volta dopo troppi anni, vedeva la meritata opportunità di sganciarsi. Chessò, magari sull’onda di una bella vittoria nazionale, con Bersani premier a fare subito qualcosa di buono e di sinistra, per dire.

Con tutta probabilità quando saremo nel pieno della campagna elettorale a Roma saranno giorni cruciali, frenetici e incasinati, e anche qui a Imperia il M5S cercherà di sfruttare il momento di gran confusione. Anche loro sono in ritardo con liste e programma; probabilmente non si aspettavano questo clamoroso successo tanto quanto noi, e si trovano a dover gestire livelli di partecipazione e di discussione in rapida crescita. Ma non è difficile ipotizzare che baseranno la loro campagna (anche) sulla falsa riga del “tutti a casa” che ha già saputo funzionare così bene a livello nazionale. Anzi, non è escluso che Grillo stesso faccia una capatina qui, portando in Piazza Dante per il suo show così tante persone come non ci riuscirebbero mai nemmeno Pd, PdL e tutti gli altri partiti messi assieme. Magari lancerà un Tornado-tour specifico per i Comuni che andranno al voto. A quel punto non ce ne sarà per nessuno, destra e sinistra, e se ci sono dei problemi in città… la colpa è di chi c’è stato fin’ora. Semplice. Ecco, questa reductio un po’ mi spaventa, perché potrebbe portare al verificarsi a livello locale di quello che è accaduto qualche settimana fa, dove nel calderone ci finiscono tutti indistintamente e l’elettore, preso alla pancia, se ne infischia di fare dei distinguo.

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