il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio Comunale del 1 marzo 2012

Scrivo il resoconto a 24 ore dalla fine da fine consiglio cercando di essere il più obiettivo possibile. I fatti: la maggioranza non aveva il numero legale, e ce n’eravamo accorti tutti. Al momento dell’inizio dell’appello non era stata decisa alcuna mossa kansas city, ma poi è iniziato il fuggi-fuggi. E’ vero quel che si legge online, e cioè che sia stato Fossati a dare il via, e tutta la minoranza l’ha seguito. Tutti tranne Indulgenza, che ha permesso di raggiungere il numero legale rimanendo al suo posto.

Va detto che il nostro intento non era quello di far saltare il consiglio. Non ne avremmo avuto motivo, tant’è vero che poi abbiamo votato favorevolmente tutte le pratiche discusse e avremmo approvato anche quelle che poi sarebbero state rimandate. Però sarebbe anche stata un’occasione perfetta per far notare alla maggioranza di non esser capace di essere presente in aula nemmeno dopo ben 60 minuti dall’ora di convocazione. Già, perchè le sedute iniziano con puntualità svizzera, tutte le volte a un’ora esatta dalla convocazione; cioè all’ultimo secondo utile secondo il regolamento. Una sorta di ritardo istituzionalizzato, tant’è vero che spesso contemporaneamente sono convocati altri happening tipo la conferenza dei capigruppo. Chi dovesse entrare in Comune all’ora esatta di convocazione del consiglio si troverebbe da solo, tanto da pensare di aver sbagliato giorno. E il tutto, proprio la sera in cui si votava anche la modifica al regolamento proprio sugli orari di inizio delle commissioni.

1) La prima pratica era la mia, di cui ho già parlato qui. Approvata all’unanimità.

2) Spostamento della fiera. Si passa dall’attuale location sulla spianata ad una disposizione più estesa nel centro fino in largo Piana e tutta via Berio. Approvata all’unanimità.

3) Made in Italy. Una mozione promossa dalla Coldiretti. Approvata all’unanimità. (nota di folklore: non ci volevo credere. l’ha fatto di nuovo. una consigliera PdL ha letto il proprio intervento e ho di nuovo sgamato le fonti: ha preso qualche frase da qui e qualche altra da qua)

Dato che i punti 2) e 5) dell’o.d.g. erano stati già rimandati, a quel punto erano finite le pratiche portate dalla giunta e rimanevano solo due mozioni: una mia e una di SEL sull’acqua. E invece, colpo-di-scena a questo punto è il PdL che abbandona l’aula, con il capogruppo Gazzano che prima ci accusa di essere degli irresponsabili e che poi annuncia di voleci dimostrare che loro sanno fare pure di meglio.

E così è finita, con la minoranza a guardare l’aula deserta con l’aria del bambino a cui il bullo ha portato via il pallone. “E’ mio e ci gioco io”.

Insomma, non è proprio quel che si può dire un bel Consiglio.

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