il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Per favore paga tu, poi facciamo i conti

Appena la notizia era uscita, a inizio giugno, sembrava che l’ipoteca sul porto fosse a favore di Acquamare fosse stata concessa dietro la garanzia di quel “suo” 70%. Il vicesindaco Leone diceva:

Abbiamo chiesto ai sindaci di approfondire questo aspetto finanziario, che compare anche nel bilancio della Porto di Imperia Spa. Parlarne ora credo sia prematuro.
(La Stampa – 8/6/2011)

Sì, aspetta e spera, non se n’è saputo più nulla. Forse perché nessuno dall’Amministrazione ha avuto il coraggio di dire che (ovviamente a loro insaputa) dal 2007 grava sul porto un’ipoteca da 280 milioni di euro; non solo, ma le carte di cui siamo entrati in possesso parlano chiaro: le garanzie le ha fornite la Porto di Imperia S.p.a. (di cui il Comune è socio per un terzo), e non l’Acquamare. Questo vuol dire che ciascun imperiese ha un debito con le banche di circa 2300 euro, e soprattutto significa che l’imprenditore Romano (sempre che abbia un senso chiamarlo imprenditore) ha ‘costruito’ il porto con i soldi che si è fatto prestare grazie a noi. “Noi” nel senso della città intera, l’unico tra i tre soci che ci ha messo veramente qualcosa, e che nel 2007 ha garantito per lui mettendo sul piatto tutto quanto: aree, moli, diritti (all’epoca non c’era ancora nulla di costruito).

E dal Comune ancora silenzio; il Sindaco dice la sua sulla ‘movida’ del prino, il Vice annuncia grandi risparmi (40 mila euro) grazie al taglio di due posti ‘superflui’ all’interno della Eco Imperia (di cui uno è, manco a dirlo, quello nominato dall’opposizione).

Buona estate.

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