il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio Comunale del 1 luglio 2011

Seduta di 7 ore filate, finita alle 2 del mattino e iniziata con un po’ di inversioni dell’ordine del giorno. Vale la pena elencarli, perché fan quasi ridere. Innanzitutto le le due pratiche urbanistiche sono state rimandate alla prossima volta, dato che l’Amministrazione non aveva fatto in tempo a passarle in commissione, benché sian mesi che non ci sono pratiche di questo tipo a ingolfare i lavori. Stessa sorte per l’interrogazione del collega Lagorio (sulla questione dei costi del porto che lievitano a seconda dei documenti, dei momenti, delle occasioni, della luna piena) e per un’altra pratica minore; in entrambi i casi se ne sarebbe dovuto occupare il vicesindaco, assente.

Poi la maggioranza ha voluto discutere prima di tutto le tre mozioni (nell’ordine: Dulbecco sull’estradizione di Battisti, Parodi sui pannelli fonoassorbenti in Autofiori, e Fossati sul PUC) lasciando per ultimo l’argomento clou: il progetto ‘Dal Parasio al mare’. Peccato che Dulbecco, come ho avuto modo di dirgli scherzando, si sia fumato d’un fiato il bonus accumulato in 2 anni di presenze-recod: è arrivato in ritardo, e per la precisione (e per l’ironia della sorte) proprio un secondo dopo che la sua mozione era stata appena stralciata come da regolamento per mancanza del relatore, cioè lui. Ha detto che la ripresenterà; beh, provaci ancora Dulbe.

Pannelli fonoassorbenti: quello del rumore, e del fatto che qui i viadotti non siano minimamente schermati (non solo a Imperia, ma un po’ in tutto il ponente) è un problema vecchio e reale. L’intenzione della mozione era quella di impegnare il Comune, che della SPA è anche socio, a intercedere nella società per smuovere le acque. Peccato che Parodi, nell’illustrazione, abbia poi detto che l’Autostrada dei Fiori ha già preventivato l’installazione degli appositi materiali, e che i progetti sono in fase di approvazione. Non solo, i lavori dovrebbero partire l’anno prossimo. Il ché ha ridotto notevolmente l’iniziale apparente utilità della mozione, facendola assomigliare molto da vicino a un bel marchettone (vedi La Stampa di ieri: foto del Cons. e titolone ‘pannelli antirumore sull’Autofiori’). Vecchia volpe.

Mozione sul PUC: questione politica e tecnica al tempo stesso. Sostanzialmente Fossati chiedeva che venisse adottato il nuovo Piano Urbanistico Comunale e che non si presentassero più varianti al Piano Regolatore, che è vecchio di 17 anni ed è scaduto ormai da 2. Nonostante l’adozione del PUC fosse un punto del programma elettorale di Strescino, la maggioranza non ha voluto votare a favore. Bocciata.

Infine Dal Parasio al Mare: rottura tra il PdL e la Lega, che ha preso subito le distanze dal progetto dicendo che all’epoca dell’approvazione iniziale non era nella Giunta, composta all’epoca da AN, FI e UdC. In più d’uno, successivamente, hanno fatto notare che sarà anche vero, ma a quel tempo il progetto era solo un preliminare studio di fattibilità; tutti i passaggi successivi, devono ben essere passati sotto gli occhi degli Assessori attuali (e la Lega ne ha ben 2) e che quindi non era il caso di provare a far gli gnorri. Anche l’UdC ha avuto di che smentire: l’Assessore del tempo a cui ci si riferiva (non ricordo chi fosse) era sì stato eletto con l’UdC, ma poi era passato in Forza Italia. Insomma, in coro: noi non c’eravamo, se c’eravamo dormivamo.

Sta di fatto che ‘sti ascensori non piacciono, e che l’Amministrazione (questa e quella passata) ha evitato accuratamente di coinvolgere il Consiglio (e quindi le minoranze) e il quartiere. Gli abitanti del Parasio (che mi sarei aspettato di vedere in massa in Comune dopo il cancan degli esposti, delle petizioni, dei comitati e delle assemblee) sono stati chiamati dall’Assessore Gaggero ‘disonesti’ perché a suo dire il fotomontaggio distribuito in giro sarebbe fuorviante (anche se non è altro che quello nell’opuscolo propagandistico ufficiale del Comune dato in giro da lui stesso). Sia lui che il Sindaco, intervenuto lungamente, hanno -volutamente- continuato a confondere tra loro l’opposizione (cioè noi, che abbiamo avuto avere orecchie per sentire la città e portare finalmente in consiglio l’argomento), poi il comitato (‘ah, vedete che quando chiedete le cose con educazione vi ascoltiamo?’), chi è in maggioranza ma per una sera è stato altrove (la Lega), e singoli abitanti (come colui che ha scritto “no ascensori / no tangenti” da qualche parte nel borgo). Sono stati tirati fuori anche ‘quelli che non volevano che i bambini giocassero a palla in piazza parasio e ora dicono di togliere le panchine affinché si possa giocare!’. Insomma, di tutto e di più; accuse varie a chi ha osato mettere in discussione l’opera lamentando la mancanza di coinvolgimento, condite con minacce del tipo “noi le panchine le cambiamo anche, ma se poi ci dite ancora qualcosa allora la risolviamo diversamente!”. (che avrà voluto dire? che per dispetto metterà panchine di pietra anche in Comune e dovremo fare il Consiglio seduti lì sopra?)

Noi abbiamo chiesto specificamente quali lotti sono ancora da appaltare, e quali alternative si potrebbero valutare. Ma le risposte non sono arrivate. Le panchine, quelle sì, saranno probabilmente cambiate, ma nessuna ammissione e nessuna umiltà. Anzi, durante l’ultimo intervento della serata – e cioè il mio, essendo il relatore – hanno dimostrato che solo la loro maleducazione può eguagliare la loro arroganza (del tipo “chissenefrega!” urlato dall’Assessore tra una mia frase e l’altra). Che dire: al prossimo giro votàteli ancora, mi raccomando.

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