Giusto per capire di che parliamo. Uno degli aspetti estetici criticati nel progetto “Dal Parasio al mare” è il nuovo look della zona chiamata “Parco Parasio”. Può piacere o non piacere, d’altronde non tutti i gusti sono alla menta. Il mio parere, da profano, è che sia uno di quei casi in cui l’architettura diventa un po’ autoreferenziale, e tende a esaurirsi in sé stessa. M’importa poco sapere che la forma delle panchine non è casuale, ma richiama le sedute che un secolo fa erano nella chiesa da cui il nome “Piazza Chiesa Vecchia”. Io avrei prediletto aspetti come la comodità, la disposizione, il colore; in una parola: la fruizione, compresa quella visiva. Semplicemente avrei progettato tenendo conto dello scopo per cui delle panchine vengono messe in una piazza: sedersi.
Parallelepipedi
1 Giugno 2011
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