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Fischietto forzato

Nei telefilm americani si sente dire dal capo della polizia all’investigatore indisciplinato: “altrimenti ti rimando a dirigere il traffico”. Qui a Imperia non è una minaccia, ma una punizione reale e vigente.

Fino a ieri erano solo rumors di palazzo, ma oggi ne parlano i giornali e la notizia ha contorni più definiti. Succede che un vigile – in un bar – non ha salutato a dovere il dott. Matarrazzo, Segretario Comunle da poco meno di un anno. Questi si lamenta col comandante, che prende subito provvedimenti disciplinari. Fossimo nel medioevo il vigile sarebbe stato messo alla gogna in strada, costretto a fischiare per 6 ore al giorno, in piedi, vestito e guantato sotto il sole, a dirigere il gran traffico che c’è sull’attraversamento pedonale davanti al municipio, magari proprio sotto alla finestra di colui a cui mancò di rispetto (che così di tanto in tanto può scostare le tende per controllare). Non siamo nel medioevo, ma com’è intuibile è andata così lo stesso.

Poi c’è un altra voce, di cui i giornali non parlano, che potrebbe in qualche modo essere collegata alla vicenda. Premessa: in Piazza Dante c’è un buon numero di parcheggi per i motorini che sono abusivi: tecnicamente sarebbero in divieto di sosta, ma è una di quelle situazioni di “consolidata tolleranza” per cui i vigili hanno l’ordine di chiudere un occhio. Poi da un giorno all’altro, a fine Aprile, sono state fatte raffiche di multe a tutte le moto fuori posto. Un improvviso cambio di rotta? Un giro di vite? Se anche fosse, quale metodo peggiore di un raid improvviso? Ma c’è chi dice che potrebbe essere stata un’iniziativa autonoma ed estemporanea dei vigili, per “rispondere” a tensioni interne al Corpo. In pratica: una ripicca. Anche perché dopo qualche giorno di terrore, pian piano tutti gli habitué hanno ripreso a parcheggiare negli stessi non-parcheggi, e tutto è tornato come prima.

Se fosse vero, saremmo davanti al paradosso per cui i vigili urbani, per fare dispetto ai superiori, fanno il loro dovere alla lettera multando a più non posso. Dov’è il dispetto? E’ chiaro: chi si arrabbia sono i cittadini, che se la prendono con l’amministrazione e tramite la stampa fanno montare il caso. E dall’amministrazione ovviamente nessuno può rimproverare i vigili che hanno esclusivamente fatto il loro lavoro e quindi sono nel giusto.

Dicevo, le cose potrebbero essere collegate perché c’è maretta da tempo; non è un caso che i sindacati abbiano annunciato di “aver interrotto le relazioni sindacali e abbandonato il tavolo delle trattative” dopo che l’agente punito ha avuto problemi di salute per i tre giorni di fischietto forzato. Mercoledì assemblea pubblica in Comune, vediamo come va.

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