il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Prima che il gallo canti…

Sono stato alla conferenza stampa in Comune. Sono emersi due elementi importanti, uno ovviamente sul porto e uno più di carattere politico.

Parto da quest’ultimo: ieri, dopo la notizia della revoca della concessoine – stamane ufficializzata – il Sindaco convocava l’odierna conferenza stampa dei capigruppo della maggioranza. In mattinata si leggeva questo intervento di Fossati – da poco passato a Fli – discretamente arrabbiato per non essere stato invitato e per essere quindi considerato dal sindaco fuori dalla maggioranza. La versione che circolava inizialmente era che ci fosse stata una sorta di malinteso, e che la conferenza stampa fosse solo del PdL. E infatti i consiglieri c’erano praticamente tutti, non solo il capogruppo. I leghisti, anche loro quasi tutti, c’erano ma prima dell’inizio se ne vanno via, e ho pensato che avessero concordato questa mossa per mettere un po’ le cose a posto. Invece inizia la conferenza, durante la quale Strescino dice di non capire la loro assenza mentre riguardo a Fossati lo dichiara tout-court fuori dalla maggioranza.

Fossati ha già replicato e c’è andato giù discretamente duro: ha definito Strescino un emulo del Berlusconi che cacciò Fini come ora viene cacciato lui.

L’altro rinnegato è il dirigente comunale che ha firmato la revoca della concessione: l’Ing. Pierre Marie Lunghi di cui si parlerà molto nei prossimi tempi. Strescino ha detto testualmente che Lunghi ha “adottato in solitaria il provvedimento di decadenza della concessione” prendendosene le responsabilità eccetera. Ha sottolineato che Lunghi non è il Comune (come a dire: l’input non è dell’amministrazione, ha fatto di testa sua) e soprattutto che non si spiega la fretta con cui l’atto è stato depositato, non essendoci – a suo dire – scadenze o termini imminenti da rispettare. A quanto pare l’atto, prima di essere protocollato, non è passato né per le mani del Segretario Comunale, tantomeno del Sindaco, né del consulente legale assoldato appostamente proprio per le questioni legate al porto.

L’opposizione non è stata menzionata (e volevo ben vedere) ma qualche testa dura che tenta di difendere l’indifendibile, nelle file del PdL c’è. E prima o dopo qualcuno se ne uscirà pubblicamente che è colpa nostra anche in questo caso, e cioè quando un dirigente del Comune toglie la concessione a una società di cui il Comune fa parte. Oramai anche i cigni che vivono nell’Impero hanno capito che se si è arrivati a questo punto vuol dire che evidentemente dei motivi seri ci sono, ma tant’è.

La Porto di Imperia ha già diramato il comunicato in cui annuncia immediato ricorso al TAR, oltre a specificare che tutto questo potrebbe nuocere all’economia di Imperia (ma va?) e che comunque il porto è bellissimo. Sostengono che la documentazione consegnata ultimamente era a posto. Il motivo della revoca pare che non sia tanto i conti, ma la subconcessione alla Peschiera srl, un’altra società di Caltagirone. Tra l’altro la Porto di Imperia Spa ha perentoriamente solo una settimana di tempo per fare armi e bagagli, altrimenti c’è lo sgombero coatto; inoltre tutti i beni non rimovibili passano al demanio. Immagino che presentare il ricorso entro questi 7 giorni posticiperà il termine.

Si può dire che oggi inizia un nuovo capitolo della storia, con una trama del tutto incerta.

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