il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio Comunale del 28 settembre 2010

Ancora modifiche rispetto all’ordine del giorno iniziale: l’interrogazione di Lagorio non è stata discussa per l’indisponibilità fisica dell’Assessore Amoretti, mentre l’ormai famosa mozione per il ripristino della viabilità di Piazza della Vittoria è stata ancora una volta ritirata.

Venne ufficialmente presentata in Comune la prima volta a Marzo, e se ben ricordo venne già calendarizzata una volta. Poi ci fu la riunione della commissione viabilità (la prima e l’ultima a cui abbia partecipato l’Assessore alla viabilità) a cui partecipai, sebbene non ne sia membro effettivo. Ricordo che la riunione si chiuse dandosi appuntamento per ridiscuterne a breve, ma col supporto tecnico dei funzionari comunali che avrebbero portato cartine, computi, preventivi e tutto quanto poteva servire a scegliere la soluzione viabilistica migliore. Poi nulla, non se n’è più parlato, fino a quando recentemente il consigliere Arimondi è tornato alla carica, minacciando – evidentemente non in maniera seria – addirittura le proprie dimissioni qualora la mozione non fosse passata dal Consiglio.

Il problema, com’è oramai noto, non è per nulla legato alla circolazione in sé (senso unico di qua, o senso unico di là) ma al problema squisitamente politico dell’autonomia dell’Assessore Gagliano e conseguentemente ai rapporti tra Lega e PdL. La recente uscita di Gagliano sui parcheggi rosa non è che un’altro capitolo dello stesso libro. Non so come andrà a finire, e a questo punto ritengo superfluo fare previsioni; spero solo che questo teatrino si esaurisca prima possibile.

Dunque è rimasto solo (si fa per dire) il punto sugli equilibri di bilancio. Nella relazione introduttiva l’Assessore Calcagno ha illustrato sia le variazioni, sia la situazione delle società partecipate. In particolare ha posto l’accento sull’Imperia Yacht, che presenta già dalla prima mezza annualità di vita un bilancio in attivo; l’ormeggio in banchina a Oneglia rende bene, e finalmente è una società interamente pubblica a guadagnarci.

Le variazioni portate da Calcagno non vanno a modificare il quadro generale che pone il Comune “sotto la scure del decreto Tremonti” come ha detto la consigliera Nattero. Considerato che si prevede di sforare il patto di stabilità, la nuova normativa tremontiana vuole che meno si raggiunge l’obiettivo e più alto sarà il taglio per l’annualità successiva dei trasferimenti statali. Quindi sforare di 50.000 oppure di 500.000 euro fa una bella differenza.

Un altro punto dolente riguarda i servizi; secondo la maggioranza è stata una “rimodulazione” quella che a noi pare una riduzione sensibile. Si parla della SERIS, degli asili nido, dell’assisenza agli anziani, etc. Il tutto mentre cresce la TARSU, il tariffario della scuola estiva e del palazzetto dello sport.

L’opposizione compatta si è espressa ovviamente contraria alla pratica. L’UdC: non pervenuta. (Va detto che Gramondo in contemporanea aveva anche il Consiglio Provinciale…)

Curiosità: poiché una parte consistente di entrate deriva dalle contravvenzioni, durante il proprio intervento Verda ha accennato ad una multa appena presa, chiedendo ironicamente di mettere anche quei “suoi” 38 euro nel bilancio. L’Assessore Calcagno durante la sua replica ha ripreso la cosa, dicendo che lui di multe ne ha già prese tante e (sempre ironicamente, almeno spero) che ciò è dovuto a una precisa direttiva data ai vigili: multare prima di tutto gli assessori, i presidenti delle partecipate, poi consiglieri comunali, e a cascata i cittadini. Poi niente fino alla dichiarazione di voto di Rollero, che è stata conclusa con la battuta “speriamo che i vigili multino anche l’Assessore competente, siccome se non sbaglio la sua vettura è spesso parcheggiata in zona di carico e scarico”. A quel punto l’Assessore Gagliano presente in aula (ma non è questa la curiosità) dev’essersi risentito, tanto da chiedere al Presidente Falciola di poter intervenire ai sensi di quello che il regolamento definisce “fatto personale”. Falciola però gli ha negato la parola, perché è previsto solo per i Consiglieri, non per gli Assessori, e si è limitato, tra una dichiarazione di voto e l’altra, a riprendere Rollero invitandolo a chiarire le sue cose con Gagliano in privato.

http://tv.manualsonline.com/mdownloads/8a63922b-ef63-4386-90fd-9a322f33aba3.pdf

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