Forse la definizione “porto delle nebbie” sta diventando insufficiente a descrivere ciò che sta accadendo. Ogni giorno ce n’è una nuova: l’a.d. denunciato dalla Capitaneria, il il progettista dimissionario e il direttore dei lavori licenziato (nonché un’ipotesi di furto nel suo ufficio), Acquamare che nomina persone di propria fiducia per “controllarsi”, un’azienda appaltatrice denunciata per violazioni della sicurezza, ispezioni quotidiane della polposte negli uffici e in Comune, indagini sul movimento terra, il capannone abusivo, l’incremento del costo dei posti barca, la commissione di vigilanza che contesta varie violazioni, e così via.
Quella di oggi, riportata dal Secolo XIX, è che anche la Capitaneria abbia “suggerito” al Comune di revocare la licenza alla Porto di Imperia Spa.
Come gruppo consiliare, inoltre, stiamo redigendo un “libro bianco” sull’intera storia del porto, e invieremo a breve un esposto alla Corte dei Conti affinché faccia luce su alcune delle questioni più spinose.
Aggiornamento: il giorno dopo la pubblicazione di questo post è uscita la notizia di un nuovo avviso di garanzia.
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