il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio Comunale del 22 marzo 2010

L’ordine del giorno è formato dai due punti che dovevano già essere disussi la volta precedente, ma erano stati rinviati perché, la mancanza del numero legale aveva fatto saltare la riunione della commissione.

1) Approvazione Regolamento interno dell’approdo turistico di Imperia

2) Istituzione Società a responsabilità limitata unipersonale per la gestione di una porzione del bacino portuale di Oneglia

In apertura di seduta Fossati, capogruppo PdL, ha chiesto l’inversione dei punti dell’ordine del giorno. La minoranza si è opposta senza risultato, chiedendo invano un ulteriore rinvio.

La richiesta del PdL veniva dal fatto che la pratica sul regolamento del porto aveva bisogno di un altro approfondimento durante il Consiglio, che in seguito infatti verrà sospeso per un’ora.

Inizia quindi la discussione sulla creazione della società “Imperia Yacht Srl” cui dovrà venire affidata la gestione di Calata Cuneo. La nostra posizione è dubbiosa sul disegno politico che c’è dietro la costituzione della srl. Non siamo, e l’ho anche sottolineato nel mio intervento, avversi ai charter in maniera pregiudiziale. Ma non possiamo firmare una delega alla gestione del porto senza sapere come, con quali soldi, con quali partner, con quali effetti. Ho anche fatto notare che durante la riunione di commissione ho chiesto agli assessori presenti se ci fosse già qualche idea sul nome del futuro amministratore delegato (o amministratore unico) per la costituenda società. La risposta era stata che in quel momento nessuno poteva essere in grado di fare dei nomi. Sempre durante l’intervento ho espresso il forte presentimento che ciò fosse del tutto vero: realmente nessuno può rispondere a questa domanda, nemmeno oggi, perché la scelta non verrà fatta né dal Sindaco né da qualche Assessore, bensì da qualcun altro evidentemente più in alto.

Abbiamo votato favorevolmente i 3 emendamenti del PdL che miglioravano un po’ lo statuto stabilendo ad esempio l’obbligo che tutti i soci siano sempre e solo Enti pubblici. Ci siamo comunque astenuti alla votazione finale perché nel complesso le perplessità non potevano permettere una totale fiducia in quest’atto dell’Amministrazione.

Siamo arrivati quindi alla pratica sul regolamento, di certo meno pesante politicamente ma ben più complessa sul lato tecnico. La versione proposta da Lanteri era stata redatta dalla Porto di Imperia Spa, ed era ovviamente molto sbilanciata a favore di quest’ultima nei confronti dei diportisti e degli Utenti ma anche del Comune stesso. Poi vi erano (ed alcune sono rimaste) una serie di norme incomprensibili e senza senso che abbiamo cercato di eliminare tramite una caterva di emendamenti. Per dire quanto fosse palesemente fatto male, solo il PdL ha presentato una ventina di modifiche racchiuse in un maxi-emendamento. Il sottoscritto di emendamenti ne ha confezionati ben 37.

Rientrati dalla sospensione, durante la quale ho illustrato e spiegato uno per uno all’Assessore ed ai gruppi di maggioranza i miei emendamenti, siamo passati alla discussione ed al voto. E’ possibile leggere il risultato nel mio comunicato che è stato ripreso anche dai quotidiani locali degli ultimi due giorni. Ne hanno parlato anche al TG Regionale, citando tra l’altro la bizzarria dell’ormeggio obbligatorio di poppa.

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2 commenti

  1. Ho visto una parte del C.C. su IMTV, sarà perché sono deluso da tutti questi anni di gestione disinvolta della portualità imperiese ma a me quella della maggioranza è sembrata la solita sfilza di somministrazioni di “cavalli di troia” amministrativi e giuridici da far approvare a tutti i costi.
    E non posso fare a meno di chiedermi, ancora una volta, testardamente: cui prodest?

  2. Eh già, qualche buco abbiamo provato a tapparlo… speriamo che serva.

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