il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio del 30 novembre 2009

1) Lo Statuto del Comune di Imperia viene modificato istituendo il secondo vicepresidente e l’ufficio di presidenza. Unanimità.

2) IV variazione di bilancio. Per il PD interviene dettagliatamente Lagorio, che evidenzia alcuni aspetti.

  • il revisore di conti indicato dalla minoranza (il dott. De Grado) è stato avvisato il mattino per dover approvare il bilancio nel pomeriggio. Essendo fuori Imperia in quella data, non ha potuto presenziare, ma anche se avesse potuto è evidente che il tempo a disposizione per il un’analisi dettagliata e approfondita non sarebbe stato sufficiente.
  • le bollette dell’AMAT emesse a novembre tornano a comprendere una quota per la depurazione delle acque, e ciò è reso possibile grazie a questa legge

La consigliera Nattero evidenzia poi come siano sempre in crescita gli introiti derivati dall’affitto dei siti per le antenne telefoniche, e ciò significa che la scelta dell’amministrazione è quella di tentare di ottenere sempre maggiori profitti da questa voce, anziché – come più volte espresso – cercare di limitarla per la salute dei cittadini.

Viene sollevata anche da Verda e poi da De Bonis la questione della quota di depurazione apparsa sulle bollette AMAT di questo mese. Inoltre anche secondo Fossati, capogruppo PdL, dev’esserci stato un errore, poiché da una delibera di giunta di ottobre ne è derivato che l’AMAT ha chiesto agli utenti la tariffa di depurazione per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.

Alla fine la pratica viene approvata con il voto contrario di tutta l’opposizione.

3) La pratica non viene discussa, poiché il capogruppo del PdL Fossati ne chiede la sospensione. Questa sospensione, che il consiglio accetta all’unanimità, era stata concordata preventivamente con Fossati, che aveva evidenziato alcuni aspetti importanti che necessitano di ulteriori approfondimenti. Si tratta dell’inserimento nello statuto il riconoscimento del servizio idrico come “privo di rilevanza economica”, formula giuridica specifica che va a mettere la gestione dell’acqua al di fuori di logiche puramente di mercato, con notevoli impatti sull’affidamento della gestione del servizio stesso.

4) La pratica in esame riguarda la costituzione dell’ATO, Ambito Territoriale Ottimale, ente cui parteciperanno Provincia e Comuni e che si occuperà a livello provinciale della gestione dei servizi idrici e legati allo smaltimento dei rifiuti. Il nostro voto è contrario, per una serie di motivazioni piuttosto corposa. Per esempio, difficilmente sarà possibile far combaciare la provincia con un ambito “ottimale”, soprattutto se gestione dei rifiuti e del servizio idrico devono essere affidati allo stesso ente. Nel mio intervento ho citato l’esempio di quanto successo a Latina. Dopo l’entrata di un socio privato nella neocostituita società cui l’ATO andava ad affidare la gestione dell’acqua, nel ciro di 5 anni le tariffe sono raddoppiate. Per non contare il fatto che questa pratica non può essere modificata siccome oggi è l’ultimo giorno utile per la sua approvazione. Tra l’altro, come dice l’assessore Amoretti, se non venisse approvata ci si troverebbe davanti ad un molto probabile commissariamento.

Un nostro emendamento, che propone di modulare le future tariffe in base al reddito, non viene accolto, perché secondo Fossati è già previsto dalla legge.

In entrambe le votazioni si sono astenute Aimo ed Ardizzone.

E’ quasi l’una di notte e finalmente il consiglio di oggi è terminato.

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