A febbraio finivo questo post con un “sono curioso di vedere gli sviluppi” e gli sviluppi tanto attesi sono arrivati. E non sono per nulla positivi.
La ditta Acquarone è fallita, gli operai sono a spasso e protestano davanti alla sede. Se lo comincino a segnare quelli del “il porto sta già creando lavoro”.
Non è tutto, anzi questo è addirittura il meno. E’ finalmente uscita sulla stampa la notizia che l’Amministrazione ha intenzione di vendere altre quote della Porto di Imperia Spa al signor Caltagirone, che da parte sua avrebbe già un accordo con qualche ricco Russo, forse emissario di Abramovich.
Guardiamo il lato positivo: il Comune di Imperia non dovrà più partecipare alla spesa per il canone demaniale e alle sanzioni per gli abusi edilizi.
16 luglio 2009 a 16:22
C’era una volta un signor ministro che era arrabbiato con genova e che diceva che il porto di imperia è degli imperiesi, che l’hanno costruito i nostri padri e che noi siamo i padroni. Ma Abramovich è cacelotto o ciantafurche? E Calatagirone è di Borgo Peri o del Parasio?
16 luglio 2009 a 18:58
Già, questa domanda sarebbe da porre direttamente a lui!