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Notte bianca a Porto Maurizio

Dopo quella di Oneglia ieri sera si è tenuta la notte bianca a Porto Maurizio; a onor del vero quello portorino è stato un evento unico, mentre a Oneglia si è tratto di una serie di appuntamenti infrasettimanali di shopping serale (piuttosto che notturno) con l’ultima puntata prevista per il 4 settembre.

Mi dicono che l’affluenza è stata buona, molta musica e gastronomia assortita. Ma si sa, qui a Imperia non siamo mai contenti…

Una volta finito il grosso della serata, tutti i giovani che avevano voglia di continuare a far baldoria sono convogliati in Piazza Marconi, dove si è continuato a ballare fino alle 2:50 quando una pattuglia della Polizia Municipale ha intimato l’alt ai due dj.

C’è da dire che il volume era discretamente alto, e da quel punto preciso probabilmente la musica si sentiva almeno per tutta via Saffi oltre che in Corso Garibaldi, Viale Matteotti, Piazza Marconi stessa ed il resto delle vicinanze.

Ad avermi lasciato un po’ l’amaro in bocca non è stato tanto il fatto che ad una cert’ora la musica sia stata spenta… in fondo è assolutamente comprensibile che gli abitanti del quartiere, peraltro non abituati, desiderassero un meritato riposo. Invece secondo me è stato il metodo a lasciar desiderare. Cioè: gruppo di ragazzi che ballano e si divertono in piazza, uno stand che vende i drink, musica, aria di festa… e d’un tratto cambia tutto. Arriva la pattuglia, i Vigili scendono, la musica si spegne di colpo, qualcuno fischia, qualcuno si arrabbia, qualcuno protesta con i disk jokeys impotenti. Voglio dire: non ci si poteva metter d’accordo prima? Così si avrebbe avuto tempo di abbassare la musica un po’ per volta, magari cambiando genere e mettendo qualcosa di più tranquillo, evitando soprattutto l’arrivo dei Vigili. Vigili che loro malgrado hanno avuto, come altre volte, l’ingrato ruolo dei cattivi repressori, a cui di conseguenza segue il lamento dei giovani del “non ci lasciate mai divertire”.

2 commenti

  1. Pingback: il blog di Giorgio Montanari - Notte in bianco?

  2. Peccato che ci fosse un’ ordinanza che non ha nè limiti di orario nè limiti nei volumi (se entro i decibel consentiti normalmente dalla legge).
    Purtroppo vogliono i turisti, i soldi, ma non si sa come.
    Ah, per chi si è lamentato delle bottiglie di vetro di bibite, vendute dopo le 20 (e l’ordinanza lo vieta) informo che il comune aveva concesso una deroga all’ordinaza e quindi era tutto in regola!