il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Quanti figli abbiamo?

Dopo il mio intervento di ieri è uscita una replica del capogruppo di Imperia Bene Comune, Gianfranco Grosso, che fa finta di non capire il mio riferimento ai figli e alle mense della Seris e che come un tarantolato incalza con domande sull’uomo e sull’universo. Dice:

[…] E’ quanto meno singolare che per difendere il PD attribuisci a noi di non avere mai avuto figli alla refezione, proprio tu che di figli non ne hai! Mi fa sorridere. […] Ma lo sai che il sottoscritto ha una ragazza di 14 anni che dall’età di 6 ha utilizzato la refezione scolastica, prima comunale e poi gestita dalla SERIS e che pertanto esprime un giudizio ponderato e verificato sul campo, cosa che invece tu obiettivamente non puoi?

[…] Ma se le leggi e i regolamenti hanno ormai deciso le sorti di qualsiasi scelta amministrativa futura, per quale motivo gli elettori avrebbero dovuto votare voi anziché il centrodestra? Ma se l’Italia è ormai segnata da un modello socio-economico immutabile quale novità vorrebbe portare il PD in questo paese? Mi spieghi per cortesia qual è il modello di comunità che volete proporre ai cittadini di Imperia voi del PD rispetto a ciò che ha fatto Scajola sino ad ora?

[…] Ma per voi sul porto non si può che andare avanti con la Porto di Imperia S.p.A., sull’Agnesi non si può far altro che lasciarle realizzare la cubatura residenziale prevista, sulla refezione non si può che esternalizzare, perché lo dice il buon senso, perchè lo dicono i tribunali, perché lo dicono le norme E intanto Imperia muore, i lavoratori perdono i posti di lavoro e sono sempre più precari, i bambini mangiano sempre peggio alla mensa, magari anche yogurt scaduti, e le aziende falliscono, il tutto perché secondo voi un’altra città, un’altra società, un altro modello economico è impossibile!

Ancora una domanda Montanari: ma quando eravate in minoranza scherzavate o eravate completamente in malafede?”

Se Grosso vuole sfidare il Partito Democratico al gioco “chi ha più figli in età scolare” lo avverto che cade male in quanto a prole, tra Giunta e Gruppo, siamo messi decisamente bene. Piuttosto gli faccio notare, se non fosse stato chiaro, che la mia osservazione era retorica e significava: nessuno che conosca la situazione attuale può sostenere che esternalizzare provochi inevitabilmente un abbassamento della qualità.

Il punto, caro Grosso, è proprio questo: la qualità. Lo stesso servizio può essere erogato dal pubblico bene o male, e dal privato bene o male. E’ per questo che la qualità sarà quello su cui ci concentreremo, a partire da quella del bando di gara, perché c’è modo e modo di esternalizzare.

Chiederemo standard alti, e abbiamo sin d’ora intenzione di istituire un protocollo rigido di controllo che veda la partecipazione attiva dei genitori nel monitorare a monte e a valle il processo di preparazione, sovrapponendosi ai controlli igienico-sanitari di routine previsti per legge. Lo stesso apporto verrà chiesto nella stesura del bando sia agli stessi genitori sia ai professionisti che saranno necessari per gli aspetti più tecnici, come un nutrizionista per fare un esempio.

Siccome dopo il 31/12/2013 i concetti astratti non riempiranno la pancia ai bambini, e abbiamo il dovere di risolvere il problema velocemente e nel rispetto della legge, vedo poco utile andare in loop su enunciazioni di principio che citano l’Agnesi e il porto senza proporre alternative concrete, ma solo per fare a questa Amministrazione un sommario “processo alle intenzioni”.

In ultimo, per rispondere al quesito che mi è stato posto, la risposa è: no, il PD non scherzava affatto quando era in opposizione. Eravamo così seri che ci è stato affidato il compito di trovare soluzioni serie ai problemi, altrettanto seri, della città.

 

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