Mentre da una parte è -ahimé- inutile indignarsi se le viuzze del centro, la domenica mattina, sono cosparse di escrementi e vomitate (perché nessun operatore ecologico che non si chiami “buon senso” potrà mai impedire che accada di nuovo) la situazione in cui versano i giardini Toscanini è oggettivamente qualcosa di più del semplice (per quanto deprecabile) risultato di una serata alcolica di un gruppo di ragazzotti birra-bevens.

Se poi ci aggiungiamo il fatto che ieri Piccardo ha rischiato di prendersele quando è andato sul posto per scrivere su Sanremonews de “la banda dei Toscanini”, allora vuol dire che abbiamo un problema. E vuole anche dire che quelli che “non ci si può più passare”, “vediamo tante risse”, “brutti ceffi che ci fanno paura”, “i bambini non ce li portiamo più” non sono né mitomani né visionari, e che ai Toscanini bisogna fare qualcosa.

Intanto, Gabriele, solidarietà.