il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio Comunale del 28 novembre 2011

(Qui l’ordine del giorno)

1) Assestamento di Bilancio – Come già avvenuto l’anno passato, i pagamenti ai fornitori sono stati spostati all’inizio del 2012; unitamente a qualche altro artificio contabile, ciò permetterà di rispettare il patto di stabilità anche quest’anno. Il nostro voto, as usual, è stato contrario.

2) Il Consiglio Tributario svolgerà “le funzioni di partecipazione all’accertamento fiscale e contributivo, di natura consultiva, propositiva e di indirizzo in tema di contrasto all’evasione fiscale”. La discussione è stata intorno alla composizione di questo nuovo organismo, che se funzionerà, aiuterà a scovare gli evasori fiscali. Ci sono due scuole di pensiero a riguardo. Quella scelta dall’Amministrazione è di metterci dentro dirigenti comunali o loro delegati; l’altra sarebbe stata quella di utilizzare personale esterno e maggiormente qualificato. Il Sindaco non è intervenuto sulla pratica – benché relatore in qualità di Assessore al Bilancio – e della replica si è occupato il consigliere Gian Luca Lanteri. A una mia domanda non ha risposto, e alla richiesta di posticipare alla prossima settimana la pratica per rivederla un minimo, ha replicato che sarebbe potuto essere scambiato “per un gesto di debolezza” (??). Sostanzialmente la scelta dell’impostazione è riconducibile a un problema è di costi, ma a nostro parere forse non è stato valutato che in realtà non si tratta che di un investimento. E cioè: parte degli introiti che tale commissione riesce a “recuperare” dall’evasione vanno al Comune, che quindi avrebbe la possibilità di ripagarsi ampiamente dell’eventuale spesa (per i gettoni di presenza) sostenuta per i componenti qualora non fossero già dipendenti del Comune. Ci siamo astenuti.

4) Compostaggio domestico – Questa pratica introduce due novità. La prima è che la provincia, su stimolo/aiuto della Regione, ha fornito al nostro Comune (e ad altri) delle compostiere, in totale 250. Una sorta di bidone in cui la frazione umida dei rifiuti solidi urbani viene raccolta e messa a fermentare, per poi essere usata come fertilizzante naturale. La seconda novità, collegata alla prima, è che chi dimostrerà di effettuare il compostaggio e ne farà richiesta, potrà richiedere uno sconto del 5% sulla TARSU. Non sarà indispensabile che la compostiera utilizzata sia quella fornita dal Comune, basta farla. Il problema saranno i controlli, che come sempre accade in questi casi viene attribuito ai Vigili Urbani. Dove c’è un controllo da fare, se ne incarica la polizia municipale. Ciò è corretto, se non fosse che quel settore è pesantemente sotto organico e a corto di fondi. Quindi è come dire che i controlli, se ci saranno, saranno pochissimi. Senza contare che, esattamente come sta succedendo per le antenne paraboliche con posizionamento irregolare, i Vigili non possono entrare nelle proprietà private senza autorizzazione giudiziaria. Regole e controlli a parte, è comunque un buon passo avanti nell’ambito dei rifiuti. Si sarebbe potuto azzardare uno sgravio maggiore, al 10%, come proposto con un emendamento da SEL (PD favorevole, bocciato dalla maggioranza). Ma la TARSU è già aumentata del 30% in due anni, e devono aver fatto due conti: se in troppi chiedessero lo sgravìo –  e magari senza una relativa diminuzione del conferimento RSU grazie al compostaggio – ci sarebbero problemi di bilancio. La pratica è approvata all’unanimità.

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