il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Imbarazzo a palazzo (dalle nostre inviate microspie)

Ieri mattina il Sindaco ha incontrato l’Avvocato che difende il Comune nel ricorso della Porto di Imperia Spa contro un’ordinanza dell’Ufficio Porti e Demanio, che a maggio revocò alla società i diritti sull’area cantieri/alaggio. La Spa voleva affidarne la gestione a terzi direttamente, senza gara d’appalto, e non si può fare. Nelle memorie difensive consegnate al TAR dal Comune si legge:

La concessione a porto di Imperia Spa non è stata data nel rispetto delle regole dell’evidenza pubblica.

[…] Acclarato, dunque, che la concessione “a monte” non è stata data alla ricorrente nel pieno rispetto dei principi di evidenza pubblica, sarebbe tanto più illegittimo consentire che anche le subconcessioni “a valle” vengano assentite in violazione di tali principi.

Ovviamente è successo un patatrack, perché il PD – che da sempre sposa questa tesi – ha sùbito fatto notare che quello che il Comune ha messo finalmente nero su bianco è l’esatto opposto di ciò che l’Amministrazione ha sempre sostenuto.

Durante l’incontro di ieri le nostre microspie a Palazzo hanno intercettato questa conversazione:

– S: Avvocato, ma sul serio ha scritto proprio queste cose qui?
– A: Sì, Signor Sindaco, confermo di averle scritte. E’ la base della nostra difesa!
– S: Ma non può essere vero…! Il PD queste cose le va dicendo da sempre!
– A: Infatti hanno ragione.
– S: Non è possibile! Si rende conto che così, in poche righe, abbiamo smentito noi stessi dopo anni e anni? Non poteva almeno avvertirmi?
– A: …
– S: Quindi davvero non c’è stata nessuna gara pubblica per affidare la costruzione del porto?
– A: Garantito al limone.
– S: Accidenti, non me ne ero accorto, e nessuno mi ha avvertito! Ora è un bel casino, come lo spiego? Consigliere […nome incomprensibile…], qual è adesso la nostra strategia?
– C: Si… ecco, allora… io andrei sul classico: il PD non capisce nulla e sono da sempre contrari al porto.
– S: Tutto qui? Nessun’altra idea? Dài, questa volta è grossa, bisogna inventarsi qualcos’altro!
– C: Sì… beh… ah: diciamo anche che il porto è molto molto bello! E l’altro giorno è pure arrivato lo yacht di Cavalli!
– S: Ma chi se ne frega di Cavalli! Su, nient’altro?
– C: Mah… boh… un attimo, ci sono! Possiamo dire che con le nuove leggi di adesso è effettivamente così, ma all’epoca era tutto perfettamente regolare!
– S: Perché, quali sarebbero queste nuove leggi?
– C: E che ne so? Basta che non entriamo nello specifico e facciamo solo un generico accenno ad una nuova fantomatica normativa nazionale ed europea, e il gioco è fatto!
– S: Non so mica se ci cascano…
– C: E poi, scusate, ma anche se il nostro Avvocato ha scritto così, non vuol dire che sia per forza vero! In fondo è solo per difenderci contro questo ricorso, ma non è necessariamente la verità assoluta, no?
– S: Lei, Avvocato, che ne pensa?
– A: Sinceramente credo che…
– C: Sentito? Perfetto!
– S: Secondo me dire pubblicamente una cosa del genere è una grande […parola incomprensibile…]
– C: … capirai… una più o una meno…
– S: Prego?
– C: Niente, niente… dicevo: meglio un comunicato in più che uno in meno. Facciamone due!

Ed eccoli qui: uno e uno due.

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