il blog di Giorgio Montanari

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Allora se le cerca

Il ‘restyling’ di Piazza Dante è forse stato più ridicolo di quanto si potesse immaginare. Alla fine della fiera abbiamo:

– due nuovi parcheggi per i motorini (entrambi tecnicamente irraggiungibili per chi arriva dalle Carceri o da Via Berio)
– un senso di marcia in meno in Largo Piana (chi arriva da Via Berio deve rifarsi la rotonda di Piazza Dante)
– qualche decina di parcheggi auto in meno in piazza
– due utilissimi spiazzi vuoti, ricavati al posto dei parcheggi, contornati da pandori di cemento rosa e alberelli invasati in cubi (sempre di cemento, e sempre di color rosa)
– commercianti, residenti, esercenti, automobilisti: tutti arrabbiati

Come se non bastasse, mentre ancora la gente non si capacita del nuovo assetto della Piazza, oggi l’Assessore Broccoletti spara lì la pedonalizzazione di via Bonfante. Tra l’altro se contiamo che per mettere due fioriere e ridisegnare i parcheggi ci sono voluti un anno e mezzo di annunci (il primo nel dicembre 2009), possiamo ben immaginare che la chisura totale di una via principale potrebbe impiegare un lustro. Per di più è una proposta tanto impopolare (come del resto quasi tutte le pedonalizzazioni, almeno all’inizio) quanto francamente impraticabile allo stato attuale. Sappiamo tutti che passare da Via Agnesi non è semplice da fare quanto a dirsi.

E poi non si capisce (anzi, a dir la verità è lampante) dove sia l’Assessore alla viabilità Gagliano in tutto questo. Parasio, Marina di Porto, Piazza Dante e dintorni: la viabilità del centro viene riscritta da chi si dovrebbe occupare di lavori pubblici e di arredo urbano, mentre chi dovrebbe avere voce in capitolo tace. Compresa la “commissione mobilità urbana”, che da quella prima volta in poi ha dimostrato tutta la sua inutilità.

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