Oggi su Il Secolo XIX c’è un mio (mini)commento sulla vicenda Lanteri. Ricapitolando: l’attuale vicesindaco (nonché assessore da più di 10 anni) è accusato di concussione da una società per alcuni fatti accaduti nel 2003. Lanteri si è difeso ieri di fronte al giudice, ha scritto una lunga memoria (e una l’ha scritta il suo avvocato) e ha anche querelato per calunnia i propri accusatori.
Io non so come stanno i fatti se non per quello che ho letto sui giornali, e fin’ora la vicenda non mi ha interessato nemmeno granché. Infatti non ne ho nemmeno mai scritto qui sul blog, sebbene un’accusa del genere nei confronti di un amministratore sia piuttosto grave (e fortunatamente inedita da queste parti). Ma potrebbe essere tutta una bufala, e io me lo auguro: non tanto per il soggetto in causa, che dimostrerebbe solo di non essere responsabile di quel reato – e dovrebbe essere la normalità – ma per la città che già ha enormi problemi legati alla trasparenza e alla legalita (leggasi: porto). Ci manca solo di scoprire che ci sono amministratori che spadroneggiano e fanno i comodi loro.
Detto questo, ritengo comunque che farsi da parte non sarebbe una cattiva scelta. Né io, né il PD, chiediamo la testa del vicesindaco. Ma la mia opinione è che visto l’andazzo un passo indietro sarebbe auspicabile, ed è un punto di vista esclusivamente politico. Non credo ci sia una alcuna speculazione nel chiedere che chi da 10 anni gestisce da vicino la costruzione del nuovo porto, e per di più ora vede sulla sua testa questa gravosa accusa, lasci il posto ad altri.
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