il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Ora che siamo in tanti

Scrive Marco Preve:

Oggi a Sanremo ci sarà la fiaccolata antimafia. Non voglio passare per quelli “che non gli va mai bene niente”, però oltrechè accendere le fiaccole bisognerebbe anche avere il coraggio di qualche piccola autocritica. Tipo che sono anni che a Sanremo e nel ponente tra corruzione, rapporti proibiti tra politica e affari, abusi edilizi, incendi dolosi, estorsioni e via dicendo, anche un bambino avrebbe avvertito se non la presenza della mafia quella di una diffusione dell’illecito senza pari. Vabbè, comunque, meglio svegliarsi che dormire per sempre. Ma per evitare il rischio che tra qualche mese si ricominci da capo basterebbe una cosetta da niente.

Che ogni candidato alle regionali, provinciali, comunali, rendesse pubblico l’elenco dei suoi finanziatori. Tutti. Non con il trucchetto del : non conosco quelli dei comitati o delle associazioni.

Perchè il Pd o la lega che su questi temi almeno a parole sono assai più impegnati non comiciano a dare il buon esempio?

Scommettiamo che sparirebbero imbarazzanti fotografie di feste e cene elettorali, e sindaci e assessori non dovrebbero più affidare improbabili appalti antieconomici agli amici degli amici?

Scommettiamo che non lo farà nessuno e tra due anni ci sarà un’altra retatona di ‘ndranghetisti e amministratori pubblici e in una bella serata di luglio qualcuno lancerà la rivoluzionaria proposta di una fiaccolata?

Benché personalmente non abbia nulla in contrario a rendere pubblici gli elenchi dei finanziatori delle campagne elettorali, a partire dalla mia (e la lista è corta: mi sono autofinanziato) non credo proprio che basterebbe ad evitare che fra qualche mese si ricominci a parlare di mafia.

Mi si dirà: sarebbe un buon inizio. Lo sarebbe, senza dubbio, però intendiamoci: i problemi complessi non hanno mai soluzioni semplici. E qui siamo davanti al Problema con la maiuscola, il cancro che ammorba l’Italia da decenni, che si è ben mischiato e amalgamato nell’economia e nella politica della provincia,  e che no, non proprio tutti hanno fatto finta di non vedere.

E se questa sera saremo in strada con la fiaccola in mano non sarà per scandire i “noi ve l’avevamo detto”, ma per proporre un “ora che siamo in tanti, diamoci da fare tutti assieme”.

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