il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Il nuovo Consiglio Comunale di Imperia (non ufficiale, provvisorio, temporaneo)

Dalle urne è uscito un consiglio comunale in buona parte rinnovato.

Nella maggioranza troviamo (suddivisi per lista):

IMPERIA VA AVANTI
1 – LANTERI GIUSEPPE (pref. 239)
2 – DULBECCO ANGELO FRANCESCO (pref. 136)
3 – CHIARAMAN GIOVANNI (pref. 113)

LEGA NORD
1 – GAGLIANO ANTONIO (pref. 513)
2 – SORIA GIUSEPPE (pref. 204)
3 – PARODI MARIA TERESA (pref. 128)
4 – GATTI MONICA (pref. 124)

IL POPOLO DELLA LIBERTA’
1 – SCAJOLA MARCO (pref. 980)
2 – GAGGERO GIAN FRANCO (pref. 831)
3 – LANTERI LUCA (pref. 730)
4 – AMORETTI GIOVANNI (pref. 546)
5 – FALCIOLA NICOLA (pref. 489)
6 – BROCCOLETTI EMILIO (pref. 353)
7 – BAUDENA CLAUDIO (pref. 344)
8 – RANISE ANTONELLO (pref. 338)
9 – VOLPE LUCA (pref. 336)
10 – VARALDO EMILIO (pref. 315)
11 – ADOLFO BENEDETTO (pref. 314)
12 – ACQUARONE IDA (pref. 313)
13 – GAZZANO ALESSANDRO DETTO GAZZA (pref. 263)
14 – CAMIOLO PINO (pref. 260)
15 – FOSSATI GIUSEPPE (pref. 250)
16 – FERRARI AUGUSTO (pref. 239)
17 – GHIGLIONE CLAUDIO (pref. 223)
18 – MONTESANO PAOLO (pref. 222)
19 – GHIGLIONE DAVIDE (pref. 206)
20 – ARDIZZONE IN GANDOLFO ANGELA (pref. 204)

Per quanto riguarda l’opposizione ci sono innanzitutto i sindaci non eletti che hanno superato lo sbarramento del 3%: FABRIZIO GRAMONDO per l’UDC e PAOLO VERDA per la coalizione della sinistra. E’ rimasto fuori Tirreno Bianchi che ha collezionato solo 168 voti, pari nemmeno all’1%. Poi a seguire:

SINISTRA PER IMPERIA
1 – NATTERO CARLA (pref. 157)

LISTA CIVICA CON IMPERIA
1 – ROLLERO GIANLUIGI (pref. 144)

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
1 – DAL MUT DARIO (pref. 31)

RIFONDAZIONE COMUNISTA
1 – INDULGENZA PASQUALE (pref. 97)

PARTITO DEMOCRATICO
1 – BARBAGALLO SERGIO (pref. 289)
2 – CANETTI SILVIO (pref. 197)
3 – RISSO FABRIZIO (pref. 197)
4 – ZAGARELLA GIUSEPPE (pref. 194)
5 – MONTANARI GIORGIO (pref. 176)
6 – DE BONIS GIUSEPPE (pref. 163)
7 – LAGORIO LORENZO DETTO CICCIO’ (pref. 160)

Ci sono un paio di considerazioni da fare. La prima, riprendendo il titolo del post, è che il tutto è assolutamente provvisorio. O meglio: nulla si muoverà tra le fila dell’opposizione, mentre nella maggioranza saranno tra gli 8 e i 10 i posti che si libereranno entro pochi giorni.

Apro una parentesi, perché in questi giorni mi sono accorto che sull’argomento circolano idee decisamente confuse. Chi sa già com’è il meccanismo può allegramente saltare il paragrafo successivo.

Mi è stato chiesto “ma tu di cosa andrai ad occuparti?“. Oppure: “quanti voti bisogna aver preso per andare a fare l’Assessore?“. Una volta per tutte: gli Assessori sono come i Ministri del Governo. Vengono NOMINATI dal Sindaco, che teoricamente può scegliere chiunque, me compreso. Tuttavia è altamente improbabile che la scelta cada su qualcuno della minoranza. Anzi, diciamo pure che è impossibile. Al massimo tra gli Assessori potrebbe esserci qualcuno che – sebbene vicino alla maggioranza – non era nemmeno candidato. Per esempio: in questi giorni sui giornali è uscito il nome di Antonio Parolini (commercialista imperiese) come papabile “esterno tecnico” per l’assessorato che riguarda Bilancio e Finanze. Ad ogni modo, la quasi totalità della Giunta sarà fatta con nomi presi dall’elenco di eletti qui sopra, e più precisamente dalle liste di maggioranza. Chiusa parentesi.

Dunque appena saranno nominati gli Assessori, le liste da cui sono stati pescati dovranno essere rimpinguate con i primi dei non eletti, a scalare, perché il numero di Consiglieri deve rimanere sempre lo stesso e non si può essere Assessori E Consiglieri allo stesso tempo. Se ad esempio Strescino sceglierà 6 nomi dalla lista del PDL per altrettanti incarichi, avremo 6 nuovi consiglieri Comunali. E per la precisione:

RAMBALDI FRANCA (pref. 199)
PUGI STEFANO (pref. 189)
MATTIOLI LUIGI (pref. 187)
ARIMONDI MARINO (pref. 184)
PARODI DIEGO (pref. 162)
LANTERI GIAN LUCA (pref. 160)

Per ora l’unico incarico che sembra certo è quello che andrà a ricoprire Marco Scajola, che dovrebbe diventare il nuovo Vicesindaco. Per gli altri non resta che aspettare, e chi indovina non vince niente.

Com’è immaginabile tra le forze di maggioranza in questo momento c’è agitazione, perché di fatto scegliere un assessore da una lista piuttosto che da un’altra andrà ad influire di riflesso anche sulla nuova composizione del Consiglio, che pertanto già dalla seconda seduta risulterà diverso da quello iniziale.

C’è poi un’uteriore aspetto che voglio approfondire. In molti si chiedono “com’è possibile che diventi Consigliere chi ha preso solo 31 voti?” (ci si riferisce a Dario Dal Mut della lista IdV). E’ vero, può sembrare una beffa che chi ha faticosamente ottenuto 100 preferenze sia rimasto fuori mentre chi ne ha racimolate un terzo si vada a sedere in Comune, ma c’è una ragione ben precisa. La colpa è, per così dire, del D’Hondt: il metodo con cui vengono proporzionalmente distribuiti i posti. Che tiene conto sì delle preferenze personali, ma anche del gradimento totale di ciascuna lista, favorendo quelle più forti ma garantendo, come in questo caso, la rappresentanza anche a quelle minori.

Italia dei Valori ha preso 544 voti, pari al 2,15%. La legge (e il calcolo matematico che ne deriva) ha previsto che questa percentuale vada rappresentata. Da chi? Da chi si è meglio classificato indipendentemente dal proprio risultato assoluto. Stessa cosa per la lista civica “Con Imperia”, per Rifondazione e per “Sinistra per Imperia”. A quest’ultima sarebbe bastato un pugno di voti in più per avere due consiglieri. Purtroppo per loro (e in particolare per l’amico Scoppa) non si può concedere “un consigliere e tre quarti” e bisogna procedere a scaglioni; e sono rimasti fermi al primo, nonostante come lista siano quasi al doppio dei voti rispetto al partito di Di Pietro.

Altri sconvolgimenti potrebbero arrivare dal riconteggio delle schede che si sta tenendo in Tribunale. E’ una cosa normale: le schede contestate, su cui durante lo spoglio non si è raggiunto un accordo, vengono messe da parte e fatte “giudicare” in seguito. Anche pochi voti in più ri-attribuiti a qualche candidato potrebbero mutare la conformazione del Consiglio. Staremo a vedere.

Da La Stampa di oggi:

Fra chi sta aspettando il riconteggio c’è Claudio Risso, consigliere uscente dell’Udc, che ha raccolto 164 voti ma si è visto «scippare» un seggio: il suo partito, invece dei due previsti in un primo momento, ne ha ottenuto uno solo ed è andato al candidato sindaco, Fabrizio Gramondo. Dice Risso: «Ringrazio in ogni caso l’elettorato per i consensi che di ha attribuito: un attestato di stima che rispecchia senza alcun dubbio l’onestà dimostrata in questi anni. Io in ogni caso sono rispettoso delle leggi e per ora non ho fatto alcun ricorso. Attendo i risultati definitivi che arriveranno dal riscontro in Tribunale. Ho qualche dubbio sulle preferenze registrate in due o tre sezioni, quelle di piazza Mameli, piazza Ulisse Calvi e anche nel seggio dell’ospedale. Non mi tornano i conti. Il fatto che poi sia stato escluso per un numero minimale di preferenze aumenta l’amarezza. Già in passato, comunque, con la rivalutazione dei voti erano potuti entrare in Consiglio candidati come Franca Rambaldi, Pastorelli e Mirko Martini».

E’ poi scoppiato un caso tutto interno al PdL dove Tiziano Guarise annuncia querele contro chi, secondo lui, l’avrebbe infamato sul piano personale:

Fra chi si lamenta a gran voce, e ha espresso il suo disappunto anche davanti alle telecamere di un’emittente locale, c’è Tiziano Guarise. L’esponente del Pdl si era abituato bene e per tre mandati consecutivi era rimasto presidente della Prima Circoscrizione. Con la scomparsa dei «parlamentini» si sono volatilizzati anche i suoi voti: ne ha ricevuti 31, ma non è neppure riuscito ad arrivare ultimo nel Pdl, perché peggio di lui ha fatto Cinzia Dulbecco, con 22. Ora preannuncia querele: «La campagna elettorale ha lasciato me e la mia famiglia con l’amaro in bocca. C’è tanta delusione. Abbiamo purtroppo scoperto che contro la mia persona sono state rivolte considerazioni infamanti. E questo è avvenuto da parte di candidati del mio stesso partito. Una situazione umiliante, contro la quale ho deciso di reagire. Presenterò una querela per diffamazione nei confronti di tre candidati del Popolo della Libertà, due dei quali peraltro non eletti, per le affermazioni che hanno fatto durante la campagna a mio riguardo, rivolgendosi a miei elettori. I miei avvocati hanno già registrato testimonianze in questo senso. Le azioni legali potrebbero essere estese al partito. Oggi partirà un fax per la segreteria di Berlusconi»

Non so dire se il suo pessimo risultato è colpa di “parenti serpenti” che hanno voluto metterlo alla porta, ma che qualcuno ce l’abbia con Guarise è fuori da ogni ragionevole dubbio. Al seggio dove io ho fatto il rappresentante di lista sono uscite almeno due schede che contenevano insulti vari rivolti proprio a lui. Dico io: se perdi tempo ad andare al seggio, fai la coda, ritiri la scheda, e poi sprechi pure il tuo voto per scrivere ingiurie verso uno dei candidati… devi proprio avere il dente avvelenato e soprattutto molto tempo da perdere. Oltre ad essere un benemerito imbecille.

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7 commenti

  1. Questo post e’ piu’ esaustivo ed illuminante della somma di tutti gli articoli pubblicati da Secolo e Stampa da martedi’ ad oggi!

    Complimenti, continua cosi’!

  2. C’è un po’ di confusione sui compiti del Ufficio Centrale Elettorale, che ha sede in Tribunale. Da quest’anno, e solo per le Comunali, l’Ufficio si limita a trascrivere e sommare i voti risultanti dai verbali, SENZA FARE CORREZIONE ALCUNA. In più, non c’è nessun riesame delle bianche, nulle e contestate, che verranno inviate a Genova così come sono arrivate dai seggi, Unica strada il ricorso al Tar, coi tempi (un anno o due) e i costi (alti) tipici.
    I dati fornitimi dal Tribunale sono leggermente diversi ma le differenze non sono significative: i consiglieri n° 39 e 40 sono della coalizione Verda (quoziente di 619 voti) e Strescino (quoziente di 616 voti). Il primo degli esclusi è dell’Udc (quoziente di 610 voti)

  3. @Paolo: grazie. Ora punto al Pulitzer.
    🙂

  4. @ Giorgio: beh, non avrai sicuramente giornalisti italiani a farti concorrenza….

    😉

  5. Pingback: Loro dell’Italia dei Valori | il blog di Giorgio Montanari - Consigliere Comunale a Imperia

  6. Buongiorno,

    avrei bisogno di sapere quali sono gli assessori alle Politiche Sociali e Welfare.

    Grazie,

    Paola Dufour

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