il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Energia eolica

E’ un po’ che ne voglio parlare, perché recentemente le ho viste svettare dal colle San Bernardo; mi riferisco alle pale eoliche che si scorgono per un breve tratto della Statale 28 poco prima di entrare a Garessio in direzione Nava.

Lo spunto me lo fornise un articolo su La Stampa di ieri, che dice:

Anche Ormea avrà il suo parco eolico per la produzione di energia pulita. La notizia, «concreta, anche se l’iter autorizzativo deve ancora iniziare», è stata annunciata dal sindaco Massimo Seno l’altra sera, in una riunione pubblica in cui si è presentato anche il bilancio. A qualche chilometro in linea d’aria dal sito già operativo sul colle San Bernardo di Garessio, dovrebbero sorgere 10-15 nuovi impianti. Imponenti torri dotate di pale per lo sfruttamento della forza del vento. Per i «mulini» di Ormea è stato scelto il colle San Bartolomeo, a 1400 metri di quota, sulla dorsale che divide l’alta valle Tanaro dalla val Pennavaire (provincia di Savona). Una zona frequentata dagli escursionisti, tra il monte Galero e Armetta.

Personalmente ho un’opinione molto radicale in merito. Se vogliamo continuare a prenderci in giro, e creare i problemi invece di risolverli, possiamo puntare sul nucleare e incrociare le dita. Altrimenti possiamo prendere atto che le fonti rinnovabili sono l’unica soluzione che ci possa garantire un futuro più tranquillo dal punto di vista ecologico, energetico ed economico. La richiesta cresce, il prezzo del petrolio aumenta, le riserve si esauriranno, e bisogna venirne fuori.

La “radicalità” della mia posizione non sta tanto in questo, ma piuttosto nel fatto che io le metterei pressoché ovunque. Sul monte Faudo, per esempio. Già me le immagino, una dozzina di torri, che giorno e notte macinano energia mosse dal vento che lambisce la nostra costa.

Qualche esteta storcerà il naso interpretando quei “mostri rotanti” come una deturpazione del paesaggio. A me invece hanno sempre fatto l’effetto opposto, sin dalla prima volta che le ho viste da vicino; erano sia per terra sia in mezzo al mare, in territorio olandese. Mi hanno dato l’ìdea di strumenti che lavorano da soli e senza sosta per noi, in maniera silenziosa e proficua. Gira che ti rigira, ecco l’energia che fa illuminare le strade, accendere i computer, funzionare le industrie. Guardando questi enormi mulini non vedo scempi paesaggistici, ma solo una maniera furba che una società progredita ha trovato per sfruttare ciò che la natura mette a disposizione.

Quello del Faudo è solo un esempio, non saprei nemmeno dire se tecnicamente abbia un senso. Ma so che se in futuro dovessi vedere la cresta delle nostre montagne costellata di pale eoliche, non mi dispiacerà per niente.

(foto per gentile concessione Progettazione Impianti Elettrici)

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60 commenti

  1. Finanziaria 2008
    Con la Finanziaria 2008 è stato introdotto il primo conto energia per gli impianti eolici in Italia. E’ stata prevista infatti una tariffa unica molto vantaggiosa di 0,30 €/kWh fino a 200 kW, che verrà garantita per 15 anni.
    Usufruendo, inoltre, del servizio di scambio sul posto, per impianti con potenza minore di 200 kW (limite esteso con la Finanziaria 2008), l’energia prodotta dall’impianto può essere utilizzata per la propria utenza, abbattendo totalmente il costo della bolletta elettrica. Lo scambio sul posto continuerà ad essere garantito anche dopo il termine dei 15 anni del conto energia, garantendo all’utente l’abbattimento della bolletta elettrica per sempre.

    Il “Conto Energia Eolico” prevede quindi un premio di 30 centesimi per ognikWh prodotto lungo un arco temporale di 15 anni a partire dall’anno in corso. Gli impianti di produzione di energia da vento ricevono un incentivo governativo forse decisivo per la loro messa in opera nella nostra quotidianità essendo il più alto in Europa tra gli impianti ad energia rinnovabile.

    L’entità monetaria di questo premio è infatti superiore al costo dell’installazione del ‘mulino a vento’ (dai 2.500 ai 5.000 euro) che può pertanto essere impiantato nel giardino o sul tetto di casa ad un costo pari a zero.

  2. Ciao, probabilmente nei documenti che hai linkato ci sono molte cose interessanti, però personalmente ti inviterei a scrivere anche qualcosina a “corredo” del link, altrimenti è inutile.
    Solo il primo PDF conta 110 pagine, e francamente non ho tempo (e devo essere sincero: nemmeno la voglia) di sfogliarle tutte per scovare l’inerenza con il mio post 🙂

  3. A me l’eolico piace un sacco.
    Passerei ore a fotografare le pale. Sono stato due giorni fa a San Bernardo e lo spettacolo e fantastico.

    Ma…

    Ma l’eolico non funziona, troppo costoso per quanto rende.
    Già scartato praticamente da tutti. Se pensiamo di risolvere il problema dell’energia con l’eolico abbiamo ben poche speranze per il futuro.

  4. Non concordo, e non perché sia un esperto: non ho ho dati da fornire a proposito.
    Ma se ci sono aziende private che investono decine di migliaia di euro solo per gli studi preventivi, poi progettano e costruiscono la strada per arrivare sul sito, installano i generatori, e ancora corrispondono una quota al Comune che li ospita… o sono dei kamikaze, oppure il guadagno invece c’è, eccome!
    Probabilmente quello che non rendeva è il microeolico, ma con lo sviluppo tecnologico degli apparati credo che anche quello adesso sia a bilancio più che attivo.

  5. Il guadagno c’è per chi costruisce. Quello è sicuro. Hanno un sacco di incentivi, sgravi, agevolazioni, contributi della comunità Europea. Tutte cose che pagano i cittadini.

    Un’altra cosa, forse più importante. Ci sono studi scientifici (non parole al vero, basta informarsi) che le pale eoliche distruggono e annientano tutti i volatili della zona. Parliamo di decine di uccelli migratori uccisi, una sorta di strage… su questo argomento trovi molto in rete.
    Da una parte l’uomo si rifornisce di energia a costi enormi, dall’altra parte distrugge la natura…

  6. Visto che per tua stessa ammissione non sei molto preparato in materia ti invito a leggere questi articoli. Sono corti e molto interessanti, specialmente per chi parla di eolico ed ecologia:

    http://www.comitatonazionalepaesaggio.it/eolico/impatto.html
    http://www.ecoblog.it/post/6641/le-pale-eoliche-uccidono-i-pipistrelli
    http://www.ecoblog.it/post/1733/le-turbine-eoliche-falciano-gli-uccelli

  7. No Samuele, il discorso posto così non regge, mi spiace!
    Il guadagno c’è per tutti, non solo per chi costruisce. E’ giusto che ci siano gli incentivi così come ci sono (o dovrebbero esserci) per coibentare le abitazioni, installare pannelli solari, riciclare le acque piovane e tutta quella lunga serie di comportamenti virtuosi che favoriscono l’ambiente.
    Quella della strage delle “decine di uccelli migratori” è un’altra argomentazione al limite del ridicolo, lasciatelo dire.
    A parte il fatto l’unità con cui si misura questa “strage” dà il senso di come sia un allarme infondato (“decine” ?), bisogna mettersi in testa che l’energia ci serve e ci servirà, sempre e sempre di più.
    Ora, non è che non facendo le pale eoliche allora consumiamo un po’ meno e risparmiamo la vita a 100 pipistrelli ed evitiamo di “distuggere la natura”. Ma il contrario.
    Bisogna mettersi nell’ottica delle idee che se passiamo al nucleare chi rischia l’estinzione siamo noi. Non ci sono alternative sostenibili.
    Certo, magari non andiamo a mettere le pale proprio ai bordi di una riserva naturale (per carità) o accanto alla torre di Pisa per non deturpare la vista su Piazza dei Miracoli, ma la vera strage si ha continuando a bruciare petrolio, carbone, o puntando sul nucleare. Queste sì che sono attività che deturpano irrimediabilmente gli ecosistemi (anzi, l’ecosistema terra).
    A supporto della tesi l’energia eolica non è economicamente sostenibile non si può dire che le pale ammazzano gli uccelli, proprio no. Sarebbe come dire che le automobili vanno bandite perché ammazzano le formiche che attraversano la strada.
    Anche perché, ripeto, l’energia eolica rende e rende a tutti: clima, ambiente, costruttori, venditori di energia, consumatori di energia.

  8. Visto che dici che rende… parlami un po’ di cifre…
    Quanto rende?
    Quanto costa?
    E via dicendo…

    Perchè io ho dati molto negativi sull’eolico… non dati miei ovviamente, ma studi scientifici. Sono curioso di sapere su quali basi le teorie dell’eolico che “rende e rende a tutti: clima, ambiente, costruttori, venditori di energia, consumatori di energia.”.

  9. Piuttosto, dovresti aver ricevuto la mia mail ormai… sull’eolico…

  10. Non capisco se aderisci a qualche teorema complottista o cosa 🙂
    Per i dati puoi reperirne a ufo su internet. Ti do solo un link dell’Enea
    http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=63

    Il fatto che costi, non c’è dubbio. Energia gratis non esiste. Ma sono rimasti in pochi a non ammettere che le fonti rinnovabili sono l’unica via d’uscita a lungo termine. Per il fatto che l’ambiente ci guadagna… vai a chiedere a Chernobyl, ti sapranno dare indicazioni.

    Come ci ha ricordato qualcuno in un commento sopra, persino il Ministro Scajola (sostenitore del nucleare) ha installato in giardino un generatore eolico!
    http://www.imperiaparla.it/?p=1063

  11. Ti sei messo in politica da cinque minuti e ti limiti già a parlare senza fare fatti. 😉

    Io ti ho spiegato i motivi per cui sono contrario all’eolico.
    Tu mi dici che l’eolico è economico ed ecologico.
    Dammi delle cifre, perché altrimenti non ha senso parlare di Eolico.
    Dimmi quanto costa e quanto rende. Tempi di ammortamento, impatto ambientale. Altrimenti sono solo parole al vento…

  12. Mi sono messo in politica da anni e francamente non vedo perché devo stare a cercare chissà quali dati per spiegarti che l’acqua è bagnata. Comunque, cifre:
    – per l’eolico non è mai morto nessuno, quindi ZERO sulla nostra salute. Non sto a fare paragoni inutili con quanto invece nuociono le altre produzioni.
    – tempi di ammortamento: se li calcolano i costruttori e dipende da innumerevoli variabili. Anche intorno ai 5/6 anni (http://tinyurl.com/dekycd)
    – impatto ambientale: può non piacere alla vista, questo l’ho detto dall’inizio. Può causare interferenze elettromagnetiche (come del resto gli elettrodotti) ed altri inconvenienti. Trascurabili rispetto alla maggior parte delle altre produzioni
    – economico: qui il prezzo del kilowatt a seconda delle differenti metodologie di produzione (http://tinyurl.com/d4vxl4) a parte l’idroelettrico è la fonte più economica.

    Infine, tu dici “motivi per cui”. Mi hai solo detto che le pale fanno strage di volatili, e non è vero (http://www.awea.org/faq/sagrillo/swbirds.html)

    Mettiamola così: tutti quelli che costruiscono da anni nel mondo pale eoliche e campano di energia pulita sono in realtà al soldo della lobby dei costruttori di pale, e dall’alto gli alieni li comandano per non farci scoprire quanto è bello il nucleare. Ok?

  13. Fai una ricerca molto semplice.
    Per alimentare di energia elettrica una città come Milano quante pale eoliche servono?

    La valle d’aosta circa… 🙂

  14. Un’altra domanda: le pale nei pressi di Garessio a cosa servono? Cioè, cosa alimentano?

    Garessio, Ceva, Bagnasco? Oppure l’ospedale di Ceva?
    Sono domande importanti e che permettono di capire come non sia possibile praticare la via dell’eolico…

  15. Mi pare che parliamo due lingue diverse.
    Il video è bello e ben fatto, anche se racchiudere in un fumetto il serio problema dello stoccaggio delle scorie è riduttivo, senza parlare di come viene spesso minimizzato il rischio contaminazione.
    Per rimanere in tema di video sul nucleare, ti consiglio allora la visione di questo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-17f2ebfb-98a5-428f-8df2-d1634b60decc.html?p=0
    Vedrai parlare di Tricastin, dove nel 2008 alcuni “piccoli incidenti” hanno contaminato le acque (e conseguentemente fatto crollare il valore delle abitazioni) e gli abitanti vanno in giro con le pastiglie di iodio in tasca.

    In secondo luogo, il calcolo che mi proponi riferito alla città di Milano, che significa? Pressappoco nulla, dato che nessuno afferma che l’eolico sia la soluzione del problema energetico, ma di sicuro può essere una parte della soluzione. C’è una bella differenza.

    Per quanto riguarda infine il sito specifico di Garessio, bisogna abbandonare l’idea errata che che ci fa immaginare la rete elettrica come un sistema chiuso, e credere che nei giorni di bonaccia Garessio sia a lume di candela. Ciò che viene prodotto viene riversato al gestore della rete. Esattamente come le altre centrali (idroelettriche, fotovoltaiche o nucleari che siano). La stessa cosa che possono fare (e fanno) già molti cittadini e aziende: un contatore in entrata e uno in uscita.

    Ma forse vuoi dei dati. Eccoli.

    Dal “Rapporto Comuni Rinnovabili” di Le­gambiente si può scoprire che i c.d. “Comuni dell’Eolico” sono 245 (potenza installata totale di 3.861 MW, con 1.022 MW in più rispetto al 2007). riuscendo a soddisfare il fabbisogno elettrico di oltre 3 milioni e 102 mila FAMIGLIE (tieni a mente che Milano conta 1,3 milioni di ABITANTI). “Tra questi Comuni 167 si possono considerare autonomi dal pun­to di vista elettrico, poiché producono più energia di quanta ne viene consumata nei territori.”

    Quella della Valle d’Aosta mi sa tanto che l’hai fatta un po’ fuori… meglio che correggi il tiro (e rifai i calcoli) 🙂

  16. Io metterei le pale eoliche nel parco urbano intitolato a De Andrè e farei in modo che mentre ruotano cantino le sue melodie

  17. E che nel frattempo con le pale colpiscano palline da golf, che finendo in acqua tramortiscano i pesci che presi dal panico salteranno direttamente nelle barche dei pescatori.

  18. E che verranno cucinati e serviti direttamente ai proprietari ed ospiti del più grande porto turistico del mediterraneo

  19. Vedo che non sei molto informato sull’utilizzo dell’eolico.
    Ovviamente la valle d’aosta era una boutade ma non pensare che sia andato molto lontano.

    Ti lascio due link:
    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=331132
    http://www.comitatonazionalepaesaggio.it/eolico/errori.html

    In sintesi l’eolico può rappresentare (al massimo) il 10% della produzione nazionale. E’ un problema di vento, il vento non c’è sempre (in Italia poco) e le energie non continue non possono rappresentare che il 10% della richiesta. E’ un calcolo dell’Enel ma valido per tutto il mondo.
    Il 10% in Italia equivale a circa 6000 MW. Ogni generatore produce 1MW. Bisognerebbe installarne 6000 per avere il 10% del fabbisogno nazionale.

    Cito:
    5.000 aerogeneratori da 1 MW, con diametro del rotore di circa 60 m, se collocati sull’Appennino in linee a schiera continua, occuperebbero con 4 o 5 linee parallele dispiegate sui crinali senza interruzione un arco di 500 km, cioè l’intera dorsale appenninica centromeridionale, dai Monti Sibillini al massiccio del Pollino

    Concludo dicendo che io non sono assolutamente favorevole al nucleare. Non ho nessuna idea di chi possa dire la verità (le voci sono effettivamente troppo, molti grandi scienzati sono favorevoli, altri assolutamente contrari) e quindi non ho posizione.

  20. Io per altro ho anche dati diversi.
    In Italia ci sono 3700 torri eoliche (e quindi ci siamo calcolando 1MW a torre) che non arrivano a soddisfare nemmeno l’1% delle esigenze nazionali.

    Tu mi dici che 3 milioni di famiglie sono soddisfatte grazie all’eolico. Mi sembra una statistica campata per aria… (poi arriva da Legambiente… forse di parte???)

    Cito:
    In conclusione, il programma eolico italiano è riassumibile nelle seguenti cifre:

    Energia elettrica prodotta = 3,215 TWh (0,9% fabbisogno elettrico nazionale);
    Incremento annuale 2006 = 0,872 TWh;
    Petrolio risparmiato = 0,71 Mtep (0,3% fabbisogno energetico nazionale);
    Incremento annuale 2006 = 0,19 Mtep;
    Emissioni CO2 equivalente evitate all’anno = 2,25 Mt (0,4% totale emissioni annuali);
    Contributo annuale all’obiettivo di Kyoto 2012 = 0,19 Mtep (4,7% dell’esigenza annuale).
    Queste cifre (in particolare i valori percentuali) permettono di avere una misura immediata del valore reale dell’eolico. A questo proposito occorre ancora ricordare che la domanda di energia elettrica in Italia aumenta di circa il 2.2% all’anno (TERNA, ANSA 10/1/07), cioè di 7,4 TWh, e che il consumo di combustibili fossili, nonostante le misure di contenimento, sta aumentando di circa il 2% all’anno, cioè di circa 3.5 Mtep all’anno. Pertanto, l’i ncremento annuale della produzione eolica va a coprire il 12% circa della nuova domanda di elettricità ed il 5% dell’incremento della domanda di energia fossile. In conclusione, il quadro d’insieme delineato dai dati appare quantitativamente marginale. Tuttavia, considerata la fase iniziale del programma, nell’ambiente eolico si preferisce riassumere la situazione dicendo che: “Il contributo è piccolo, ma è pur sempre qualcosa di concreto, meglio che niente”.

    http://www.comitatonazionalepaesaggio.it/eolico/coiante/ProgrammaEolicoItaliano.html

    Mi sembrano dati abbastanza chiari e MOLTO contrari all’eolico.

  21. Abbi pazienza, ma qui la discussione mi pare si sia ridotta ad una questione dialettica.
    Ricapitoliamo: quello che sostengo io è che l’eolico sia una fonte pulita, che fa risparmiare, e che A ME non disturba la vista. Tu mi stai rispondendo dicendo che produce troppo poco e che non soddisferà mai il fabbisogno nazionale.
    Ribadisco: non ho mai detto che l’eolico è la panacea di tutti i mali! L’importante è che sia sostenibile economicamente, e lo è. Cioè, se i costi complessivi vengono (in un lasso di tempo accettabile) ammortizzati e si va in pari o in positivo, meglio installarlo che non installarlo. Contribuirà solo per il 10% ? Sputaci sopra! Sai quanta CO2/scorie/miniere/pozzi in meno?
    10% da lì, tot% dal fotovoltaico, tot% dalle microproduzioni private… è questa la strada. Senza contare che siamo (parlo in generale) dei gran spreconi e che i consumi potrebbero essere ridotti.
    Ciao!

  22. Alcune risposte a Samuele:
    1. “Per alimentare di energia elettrica una città come Milano quante pale eoliche servono?La valle d’aosta circa…”
    >>> l’eolico da solo, (e nessun’atra fonte alternativa al petrolio) può risolvere da sola il problema dell’inquinamento e dell’esaurimento dei carburanti fossili. La strada dell’eolico è UNA delle alternative. Ciò non toglie che prima di tutto DOBBIMAO consumare meno.
    2. “Un’altra cosa, forse più importante. Ci sono studi scientifici che le pale eoliche distruggono e annientano tutti i volatili della zona”
    >>> Esistono le prove (sperimentali, cioè basate sull’osservazione delle pale installate) che dimostrano il contrario.
    3. L’eolico non và sempre bene, ma le posizioni pregiudizievolmente contrarie fanno solo il gioco del “partito dell’atomo”. Se preferisci avere vicino a casa una centrale nuclearle …

  23. premetto che sono ignorante riguardo al tema delle pale eoliche e a proposito pongo una domanda :
    – quanto potrebbe fruttare in termini economici a una società un solo aerogeneratore come quelli già in funzione sul Colle S.bernardo ?
    avente come fondazione un’occupazione di circa 330mq, psizionata a 1,20mt circa sotto il paino di campagna ed un diametro, fuori terra, del fusto di 5mt, circa???????????
    perfavore mi risponda in modo semplice e veritiero..sono troppo curiosa!!

  24. In risposta ai vari dubbi (apocalittici in alcuni casi) di Samuele.

    La maniera più semplice e “neutrale” per definire se una fonte di energia, rinnovabile o meno, è conveniente esiste da molti anni: si chiama EROEI acronimo di Energy Return On Energy Investment.

    In poche parole si calcola quanta energia viene prodotta da una centrale e la si rapporta a quanta ne viene utilizzata per costruire la stessa (partendo dalle materie prime).

    Un risultato pari o inferiore ad 1 indica una centrale che a fatica va in pari con quanto investito nella sua costruzione. L’eolico ha una forchetta che va da 5 fino ad 80. La forchetta è molto ampia in funzione della ventosità del sito ma comunque estremamente positiva. In generale un impianto eolico decentemente progettato ripaga l’investimento energetico in pochi mesi di funzionamento e poi dura circa 20 anni.

    Detto questo è logico che l’energia eolica non è la soluzione dei mali del mondo, ma una fonte che affiancata alle altre può aiutare a ridurre il nostro deficit energetico.

  25. Ciao Luca, grazie per il contributo.

  26. sono contenta di questa notizia, credo che per salvarci dall’inquinamento dobbiamo ricorrere ai vecchi metodi, le nuove pale non sono altro che le figlie dei vecchi mulini a vento, per quanto riguarda le stragi di volatili, non sono ciechi e le vedono (poi strormi di uccelli si schiantano anche contro gli aerei). sempre meglio le pale eoliche che una centrale nucleare che consuma tantissima acqua per il suo raffreddamento, (anche l’acqua purtroppo è agli sgoccioli e rischiamo di rimanere a secco). e sempre il nucleare provoca scorie che vanno eliminate e dove le sotteriamo? al centro della terra? non sapendo poi come finirà visto che lì fa molto caldo? tutta la mia approvazione per le pale eoliche, le ho viste a Garessio, silenziosissime ed efficenti.per quanto riguarda l’aspetto macabro, ritengo ci siano altre strutture molto più macabre.

  27. Riguardo il parco eolico di Garessio vi fornisco alcuni dati che possono aiutare a capire meglio di che cosa si stia parlando.

    L’impianto, ad oggi, è composto di 5 macchine Nordex; una di queste, la più vicina alla sottostazione (per chi lo ha visitato), è una N80/2.5MW con altezza della torre 60 metri, le altre 4 sono N90/2.5MW con altezza torre 80 metri. La prima ha un diametro del rotore di 80 metri e le altre di 90 metri (singola pala lunga 43,8 m).

    In totale il parco ha una capacità di 12.5 MW e produrrà a regime 25 GWh/annui. Per fare un paragone di più immediata comprensibilità il consumo elettrico della famiglia italiana media è stimato in 2.500 kWh/annui. Quindi la produzione annuale dell’impianto equivale al consumo, sempre annuale, di 10.000 famiglie.

    Potete decidere voi se questo è tanto o è poco.

    Attualmente l’elettricità prodotta viene ceduta al GSE che provvede a redistribuirla tramite la rete elettrica nazionale.

    Ad oggi, dopo circa un anno di funzionamento dell’impianto, non si hanno notizie di impatti di volatili contro le turbine. La zona tra l’altro è facilmente accessibile e molto frequentata (cacciatori, escursionisti turisti e ciclisti principalmente) quindi dubito che si sia verificata la tanto temuta strage di volatili senza che nessuno se ne sia accorto.

    La società proprietaria del progetto sta iniziando le procedure per modificare il posizionamento delle ultime due turbine che compongono il progetto originariamente autorizzato per 7 macchine.

    Due delle sette devono essere spostate di circa un centinaio di metri dalla posizione originaria e la Provincia ha imposto un ulteriore passaggio di Valutazione di Impatto Ambientale (il quinto, per la cronaca).

    Spero che queste semplici informazioni possano essere di aiuto

  28. buon giorno

    non sono d’accordo, l’ambiente va difeso contro questi enormi manufatti
    iniziamo a risparmiare veramente energia

  29. Il risparmio è sacrosanto, indipendentemente dalla fonte.
    Poi però, siccome l’energia dobbiamo comunque continuare a produrla, meglio inquinare meno che inquinare di più, siamo d’accordo?

  30. Credo che sulla necessità di salvaguardare l’ambiente ci troviamo tutti d’accordo.
    Bisogna tener presente che una centrale nucleare non è lunga 600 km, ma l’impatto visivo non è tutto se si parla di inquinamento.
    Certo l’ideale sarebbe non aver bisogno né delle pale né delle centrali, ma – come detto prima – l’energia dobbiamo continuare a produrla, piaccia o no.
    E’ evidente che le torri eoliche alterano il paesaggio in cui si trovano, ed è un peccato. Non dimentichiamo però che una centrale nucleare fa ben di peggio. Inquina, è rischiosa (e il rischio si applica ad eree molto vaste) e produce rifiuti che non sappiamo nemmeno come smaltire.
    Come già accennato da qualcuno, nessuno vuol dimostrare che i generatori eolici siano la medicina per tutti i mali del mondo, anche perché per problemi complessi non esistono soluzioni semplici.
    Vanno però conosciuti tutti gli aspetti che portano verso una direzione, senza tralasciare quelli più importanti e, come in questo caso, determinanti.
    Se, in un futuro, trovassimo molte più pale eoliche sulle nostre alpi di quante ce ne sono oggi, certo potremo pensare con un po’ di nostalgia al bel paesaggio di cui si godeva un tempo.
    Ma con la consapevolezza che con una centrale nucleare in più avremmo avuto problemi ben più gravi per l’ambiente, la nostra iscurezza, la nostra salute, e quella del nostro pianeta.

  31. grazie per la risposta,

    io ho letto questo:
    “Per produrre con un impianto eolico la stessa quantità d’energia di una sola centrale nucleare attuale, occorrerebbe prevedere almeno 2560 generatori. Poiché i singoli generatori vanno adeguatamente distanziati tra loro… questo significa che un campo eolico con genaratori in linea impiegherebbe un fronte di 622 km…”!!!!

    non so se è vero e non sono un esperto

    il mio punto di vista è questo:

    io passo da anni il mio tempo libero in compagnia dell’ambiente sull’ appennino ligure e credo che ci sia un limite oltre il quale non si possa alterare la natura.
    la costa e la pianura sono deturpate da valanghe di cemento e cosa ci resta di naturale è solo l’appennino (o le alpi liguri)
    se roviniamo anche i monti non sarà più possibile avere la natura a casa nostra

    io credo che l’ambiente valga più dei soldi e la natura sia la nostra “madre” e ci deve essere un limite al suo sfruttamento

    l’idea di vivere in un mondo di cemento e metallo non mi piace per nulla e mi fa tristemente rimpiangere il passato in cui eravamo più poveri , ma il nostro ambiente era vero e meraviglioso e non finto ed artificiale

    comunque …cerchiamo di risparmiare, dal singolo alla grande industria…tutti…credo sia l’unica strada

  32. Sono senza dubbio validi argomenti, semplicemente secondo me sulla bilancia pesano meno dei “pro” dell’eolico.
    Semplificando molto il ragionamento: qualche turista in meno sulle nostre alpi è una perdita accettabile – a mio modo di valere – in cambio di una centrale nucleare in meno.
    Resta il fatto che credo che nessuno si diverta a piazzare le pale sulle creste più gradevoli esteticamente.
    Spesso però sono anche i posti dove c’è più vento e dove quindi c’è la maggiore convenienza economica.
    Si aprono due interrogativi a questo punto: chi può decidere luoghi consoni e luoghi non consoni? Il gusto è soggettivo!
    E poi: che direa allora degli elettrodotti? Sono brutti, ma non si possono NON fare. E’ sempre questione di priorità.

  33. Mi scuso di rubarLe tempo prezioso

    credo che l’eolico possa danneggiare il turismo, così importante per il nostro entroterra , soprattutto alpino, alla ricerca del rilancio.

    ho sentito molte persone che non andrebbero in vacanza in luoghi dove ci sono le pale perchè , almeno 15 giorni all’anno, vogliono stare nella natura.

    le nostre alpi, per quello che vedo dopo anni di frequentazione, non mi sembrano luogo di turismo di massa, ma luoghi per appassionati di vita semplice nella natura, per escursionisti e qui credo nasca un problema

    i turisti che vanno a cervinia hanno una visione diversa della vacanza, se c’è o non c’è una pala poco gli cambia…poi lì c’è il cervino, il bianco e il rosa (il top della montagna europea)

    da noi viene apprezzato per esempio l’ampio panorama che dalle cime di marguereis e mongioie nelle giornate giuste spazia sul mare.

    Credo le pale vadano fatte, non sono contrario a priori, ma dove ci sono aree industriali, in pianura, dove l’ambiente è già degradato,
    io abito a Genova, se le facessero per dire nella zona industriale quindi vicine a casa mia non avrei problemi non ho nulla contro di loro…se le fanno sull’Alta Via dei Monti Liguri rovinano le possibilità turistiche della liguria e la natura

  34. gli elettrodotti sono molto meno invasivi e visibili
    rovinare le creste più belle: l’economia non è tutto se poi si perde in turismo, ristoranti, poi a cascata anche sul valore degli immobili e quant’altro. Spesso infatti vedo comitati ANTI PALE soprattutto nel nostro appennino e ristoratori ed albergatori locali mi hanno detto che temono vengano meno “foresti” nei loro paesi la domenica con rischi gravi di sopravvivenza della loro fragile economia post-rurale.
    Queste persone non sono, al contrario di me, mossi dal semplice amore per la natura, ma dalle paure di vedere calare i magri guadagni e dovere lasciare le vallate

    poi esiste anche l’anima e non credo si soddisfi con il denaro, ma con i meravigliosi spettacoli che il Creatore ci ha regalato.

  35. Vorrei ricordare a tutti coloro che, giustamente, intervengono ponendo dubbi sulla localizzazione degli impianti eolici alcuni aspetti fondamentali specifici sull’argomento.

    Il primo aspetto da considerare è che gli impianti eolici vengono progettati e proposti in siti molto ventosi. L’uomo nel corso dei secoli ha sempre cercato di evitare, nei limiti del possibile, di localizzare i centri abitati (e di conseguenza i distretti industriali) in queste zone per ovvie ragioni di comodità. E’ quindi molto difficile poter costruire centrali eoliche nelle zone già “antropizzate” e nei sopracitati distretti industriali. Tra l’altro sarebbe il sogno della maggior parte delle aziende del settore poterlo fare; il percorso autorizzativo sarebbe enormemente semplificato !!

    Inoltre la scelta dei siti dipende dalle aziende nella fase di “proposta” ma non certo in quella decisionale: per poter costruire un impianto industriale (non solo eolico, di qualsiasi tipo) si devono ottenere le relative autorizzazioni da decine di enti diversi. L’autorizzazione principale, per molti di questi impianti compresi quelli eolici, e la Valutazione di Impatto Ambientale.

    Questa autorizzazione, in soldoni, definisce se un impianto ha un impatto positivo o negativo sul territorio prendendo in considerazione tutti gli aspetti ad esso correlati, come ad esempio gli aspetti socio economici, quelli ambientali in senso stretto, quelli storici e culturali ecc ecc.

    Queste valutazioni sono estremamente approfondite e sono fatte in maniera totalmente trasparente ed aperta al pubblico. Ognuno può dire la sua, nelle dovute maniere. Questo aspetto è estremamente importante: tutte le considerazioni che leggo nei post sono prese in considerazione con un alto livello di dettaglio. Poi si tirano le somme e nel farlo è comunque inevitabile che qualcuno sia scontento del risultato. Quello che posso dire al riguardo è solo ricordare che vivendo in una democrazia bisogna accettare le decisioni prese a maggioranza.

    Altro punto spesso sottolineato è quello di preferire il nucleare all’eolico. Premetto che, pur lavorando nell’eolico, io sono a favore del nucleare con alcune riserve sulle scelte di costruire ora centrali che rischiano di nascere già obsolete. Detto questo non comprendo perchè si debba per forza fare scelte alternative quando si possono sviluppare entrambe le tecnologie (anzi non solo queste due ma tutte quelle esistenti o ancora in fase di sperimentazione).

    Ultima considerazione, ma non meno importante, sull’utilizzo del territorio. Gli impianti eolici, contrariamente alla quasi totalità di quelli che sfruttano altre fonti, hanno un impatto ambientale completamente reversibile. In parole povere quando non servono più si possono smontare e si può ripristinare lo stato “ante operam” del sito. Non ci sono versamenti di materiale inquinante o modifiche irreversibili del territorio, che quindi risulta “prestato” all’impianto eolico e non “destinato in eterno” ad esso.

    Un saluto a tutti

  36. http://www.grandain.com/informazione/dettaglio.asp?id=30273

    Articolo, spero interessante, sul parco eolico di Garessio.

  37. Forse sarebbe meglio che lei si faccia un po’ di cultura sull’argomento prima di fare delle sparate simili. E provi a non rivolgersi solo a Legambiente e Greenpeace.

  38. @Marco:
    non è chiaro a chi è rivolto l’invito e quali siano le sparate cui si riferisce.
    Le sarei grato se potesse argomentare almeno un pochino la sua opinione.

  39. Volentieri.
    Mi riferivo al seguente brano nel suo post: “La “radicalità” della mia posizione non sta tanto in questo, ma piuttosto nel fatto che io le metterei pressoché ovunque. ”

    È evidente che non possono essere messe ovunque. Sia perchè esiste qualche legge da rispettare, sia perchè a mio modesto avviso l’impatto paesaggistico e ambientale sarebbe molto, molto pesante. Altre regioni stanno sperimentando il metodo “le mettiamo ovunque”. Non mi pare che il Molise, la Calabria e la Puglia siano modelli da seguire.

    Inoltre il gioco non vale la candela, l’eolico potrà solo essere un fonte energetica complementare, non sostitutiva di quelle attualmente in uso.

    La invito a leggere il seguente documento: http://www.amicidellaterra.it/adt/images/stories/File/downloads/pdf/Energia/Energia%20e%20Democrazia/Audizione%20eolico%2030-09-10.pdf

    grazie

  40. Con “le metterei ovunque” ho usato un’iperbole per dire che a prescindere dalla fattibilità tecnica e dalle leggi vigenti, sarei pronto a sacrificare l’estetica in favore delle pale.
    Infatti nel post mi riferivo al Faudo, immaginando delle torri lungo tutta la “cresta” delle montagne viste da fondo valle. Di sicuro l’impatto visivo non sarebbe indifferente, si andrebbe a modificare l’ambiente, ma il fatto che si produca energia pulita me lo farebbe “digerire” ugualmente.
    I casi che cita se non sono modelli da seguire non è certo solo (o principalmente) per l’ubicazione dei parchi. Per quanto
    sia un altro tipo di paesaggio e di impatto, posso capire che non piaccia, dipende dalla “sensibilità” di ciascuno come dicevo sopra.
    Poi siamo d’accordo che là han fatto delle porcate, con piloni accanto a abitazioni, impianti spenti o abusivi, mappe falsificate, e tutto quel che sappiamo.
    Non capisco il “non vale la pena”. Rispetto a cosa?
    Nessuno sostiene che l’eolico possa coprire tutto il fabbisogno.
    Nel documento che cita c’è una comparazione tra le differenti produzioni di energie rinnovabili rispetto al totale consumato, ma non del costo di produzione.
    Che tra l’altro, se vogliamo considerarlo globalmente, è pure difficile da calcolare. Mi riferisco ai costi indiretti dovuti ai danni ambientali – permanenti e non – che provocano alcuni tipi di produzione.
    “Il gioco non vale la candela” può esser detto basandosi su dati certi, ma che valore diamo alla salute che ne potrebbe risultare compromessa? (smaltimento materiale nocivo, rischi legati alla fissione, utilizzo e riscaldamento d’acqua, etc) Oppure quanto vale il concreto rischio di spostarci da una dipendenza ad un’altra, e cioè l’uranio?
    L’eolico è solo una parte della soluzione, ma non vedo motivi per non investirci.

  41. ha ragione sgarbi, le pale eoliche sono un’offesa al paesaggio italiano e non servono quasi a nulla
    meno male che il governo sta riprovando con il nucleare ecco perchè il centrodestra vince sempre , almeno hanno delle idee sensate

  42. Tanto se dobbiamo stare al passo con i paesi emergenti (CINA, INDIA) le centrali nucleari dobbiamo costruire per forza (come le hanno gli altri Paesi Sviluppati) non dipende né da me né da lei quindi evitiamo di rovinare il paesaggio con orrendi manufatti inutili

  43. Che siano orrendi può essere un punto di vista.
    Ma che siano inutili è difficile da sostenere. Come non si può negare che una centrale rischia di rovinare il territorio in maniera permanente (mentre le torri possono essere tolte) e provocare danni ambientali altissimi.

  44. ma nessuno le toglierà mai!!!
    e noi avremo centrali e torri
    pazienza l’italia non sarà più il belpaese ma il BRUTTOPAESE, basta vedere che schifo al sud
    le hanno messe vicine ai paesini medievali e cosa crede che i turisti verranno da noi a vedere delle schifezze a fianco alle chiese romaniche????

    ultima domanda: questa è la posizione sua o del suo partito?

  45. Salvo diversamente specificato, io parlo sempre a nome mio (e dal post lo si capisce bene).
    Che a causa delle pale eoliche ci siano brutte situazioni è innegabile, ma sappiamo anche che purtroppo al sud – diciamo “soprattutto” al sud – certe scelte non vengono prese valutando i pro e i contro, ma per altri interessi.
    Tuttavia i vari casi vanno isolati, e se da qualche parte si è sbagliato non è un buon motivo per far di tutt’erba un fascio.
    Verranno tolte se e quando ci sarà un’altra fonte di energia che non disturba l’occhio e che contemporaneamente non inquina, non comporta rischi ambientali, è sostenibile economicamente (mi riferisco all’uranio) eccetera.

  46. ma se lei le vuole mettere ovunque vuole fare come al sud

    e quindi addio turismo

    Comunque la gente vota Berlusconi , nonostante gli scandali, perché leggendo certe cose vede che non c’è una politica energetica credibile nel medio e lungo periodo alternativa.

    Oltre al fatto che vedere la nostra bella terra brutalizzata senza pietà non fa piacere a nessuno.

  47. Ciao a tutti,

    sostengo Giorgio per le sue giuste e “concrete” parole. Bisogna vedere la realtà dei fatti. Ma con tutti i problemi che abbiamo pensiamo a lottare contro le pale eoliche?? Ma scherziamo?? Questo è il futuro… preferite allora una bella centrale elettrica sottocasa che succhia corrente all’estero per farci pagare le bollette salate a noi? Non mi sembra il caso.. e poi per il Sig. Riccardo, lei si capisce che è di destra senza nessuna voglia di “cambiare” idee ogni tanto… Rispettando le scelte politiche però non mi venga a parlare del Creatore e delle sue terre facendo discorsi di ideologie al di fuori dell’odierna realtà…A lei come altri piacerà passeggiare e gustarsi i panorami insieme ai piccoli e inesitenti comitati antipale…darò a voi le nostre bollette della luce!!! Sempre con rispetto tanti saluti e w le pale per un energia più pulita!!!!!

  48. Gli italiani stanno iniziando a comprendere l’ abissale sproporzione tra i danni causati dagli impianti eolici al paesaggio ed alla natura in generale e il loro marginale contributo alla produzione energetica nazionale

    Gli elettori valuteranno come sempre queste proposte

    I comitati anti –pale non sono inesistenti e sono appoggiati quasi sempre dalla stragrande maggioranza dei residenti, basti vedere i grossi risultati che stanno ottenendo in diverse zone dell’appennino ligure (cito val borbera, valle scrivia, val brevenna solo per dirne alcuni) e anche il blocco del progetto sul mindino a garessio

  49. Secondo me l’eolico è una grande cavolata. Mi spiego. Va bene in Olanda dove non ci sono rilievi,dove è tutto piatto,benissimo,fanno anche un po’ di movimento! 😀 Invece qui deturperebbero i paesaggi! Sono brutti ma funzionali? Secondo la morale greca quello che è brutto è cattivo e io in questo caso mi trovo d’accordo. Perchè “guadagnare” da una parte per poi perdere da un’altra? Non mi semba giusto. Per non parlare delle migliaia di testimonianze di persone che a causa dell’inquinamento acustico probotto dalle pale non riescono più a dormire,sono soggetti a depressione,emicranie e addirittura palpitazioni. Il nucleare è la risposta migliore. Senza risparmiare sulla sicurezza,s’intende.

  50. Le centrali nucleari sì che sono belle.

  51. @ Riccardo: a me pare che per fare in modo che le persone capiscano i pro ed i contro dell’eolico, e delle fonti rinnovabili in generale, la cosa migliore è postare dati tecnici specifici. Con quelli ognuno è poi in grado di (o perlomeno dovrebbe essere in grado) decidere se il contributo è marginale o meno e se gli impianti stessi sono un danno od un vantaggio. Dire mi piace o non mi piace non mi pare che sia un grosso contributo alla discussione.

    I comitati “antilaqualsiasi” sono un must tutto italiano, ce ne sono ovunque e se mai dovessero sparire io non ne sentirò la mancanza. Ad esempio il progetto sul Mindino è stato bloccato dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali ed in seconda battuta dal Consiglio dei Ministri, non certo dai comitati locali, peraltro esistenti ovviamente. Da notare, a proposito del progetto sul Mindino, che erano invece a favore tutti i Comuni interessati (e quindi se la matematica non è un’opinione la maggioranza dei residenti) e la quasi totalità degli enti di controllo della Provincia.

    @ Bianca: seguendo il concetto di prima il fatto che a te gli impianti eolici non piacciano non è e non può essere un concetto dirimente. E se non ti piacessero neanche gli ospedali ? Che facciamo li chiudiamo ?
    Tralascio la storia della morale greca per cui ciò che è brutto è anche cattivo, Leopardi è veramente vissuto invano e la sua opera è stata inutile…
    Vorrei in ultimo specificare che le migliaia di testimonianze di persone sull’inquinamento acustico SONO UNA BALLA. Senza mezzi termini, una balla e basta. Gli impianti eolici devono ovviamente sottostare anche alle normative sull’inquinamento acustico e quindi nessuna abitazione intorno ad essi può subire un impatto sonoro superiore ai 45 decibel, soglia prevista dalla normativa italiana per le zone residenziali durante la notte.

    Sul nucleare sinceramente non capisco perchè debba essere alternativo all’eolico: in Francia sono strapieni di nucleare e stanno aumentando molto più di noi il numero degli impianti eolici, come la Cina e gli USA…

  52. ho prima citato il dato che una centrale fa l’energia di 622 km di pale eoliche cioè tutta l’alta via dei monti liguri + 250 kmdi toscana

    ha senso distruggere una regione e mezza per sostituire una sola centrale?

    il blog stesso è impostato sul contrasto nucleare -eolico

    i comitati sono fatti da gente che non si è rassegnata a buttare la natura nella spazzaturA

    presentate agli elettori la proposta di riempire tutti i monti e colline italiani di pale e vedremocosa votano…

    grazie per l’attenzione

  53. belle le grandi turbine, ma io permetterei l’installazione solo di turbine piccole, adatte ad impiego personale, grandi come una parabola, del tipo di quella sul Comune di Imperia, ognuno deve consumare l’energia che produce, non monopolio ma eolico diffuso, poi i giganti eolici sono installati solo per i certificati verdi che permettono a chi li installa di consumare e inquinare.
    su youtube c’è un video di quella di Imperia 🙂 http://www.youtube.com/watch?v=wBilNPgDdrY

    grazie

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