Voglio fare un breve resoconto semifotografico della mia uscita in mare odierna. Giornata a mollo perché in questi giorni si sta svolgendo l’Imperia Winter Regatta, manifestazione velica di rilievo internazionale organizzata dallo Yacht Club Imperia.
Mare e monti
Come ogni anno il sottoscritto, velista dalla nascita, partecipa all’organizzazione. Visto il periodo è sempre un’ottima occasione per prendersi del freddo, ma anche del sole; e per gustarsi la vista di “Imperia versione invernale”, che differisce da “Imperia versione estiva” sostanzialmente per la luce e per la neve sullo sfondo.
Questa foto della foce dell’Impero risponde anche al mio quesito di qualche giorno fa.
Il bianco sulle prime alture mi ricorda che godiamo del mare ma anche della vicinanza delle Alpi. Dev’essere un po’ quello che provano gli sciatori che dall’Etna vedono la costa: il sapere di avere tutto a portata di mano.
Cemento
Ogni volta che entro dal mare nel porto di Porto Maurizio ce n’è un pezzo in più e qualcun altro in meno. Anche dalla costa non si può non incappare con lo sguardo nella muraglia che sale su dal nuovo molo di San Lazzaro. La lunga barriera di cemento non fa più vedere un parte di Oneglia da Porto e viceversa.
Qualcuno dice che siano sponde troppo alte, sovradimensionate, non so che rispondere. Non me ne intendo. Immagino solo che siano state progettate così a ragion veduta. E in effetti proprio qualche giorno fa a Sanremo la mareggiata ha scavalcato la diga foranea.
Credo – anzi spero – che il cemento nudo venga ricoperto dalle pietre o in qualche altra maniera in modo da limitare il “colpo d’occhio”, che risalta ancora di più al tramonto. L’interno del molo lungo vede invece nuove palme dopo le prime installate in occasione delle Vele d’Epoca.
In porto
Non c’è che dire: la banchina di Porto Maurizio era ampia e comoda, ma la location a terra dova la regata ha posto le basi qualche anno fa, è stupenda.
In primis la scenografia che Oneglia riesce ad Offrire: luminosa fino all’ultimo raggio del sole. E poi c’è la riscoperta e l’utilizzo di un’area che ai più è sconosciuta e che sembra ideale per eventi di questo tipo: i docks dell’ex deposito franco.
Questa struttura è davvero ampia, con un capannone centrale su cui si affacciano tanti locali su due piani. Ha delle potenzialità enormi che sarebbero da sfruttare anche per farci un sacco di altre cose, dallo sport o all’arte ed alla cultura.
Infine ringrazio la Protezione Civile, che mi ha gentilmente trainato fino in porto a causa di un’avaria al motore. Non a caso ieri l’amico Simone ed i suoi due colleghi hanno ricevuto dallo YCIM un riconoscimento per la loro preziosa collaborazione.
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