Non so se al Circo Massimo fossimo 300 mila oppure 2 milioni; so solo che eravamo davvero tanti.
Veltroni ha fatto indubbiamente un bel discorso, dove ha calibrato bene l’equilibrio tra critiche e proposte.
Mi è piaciuto soprattutto il fatto che abbia dato un nome e cognome ai problemi del Paese, a cominciare dal maggiore, ovvero il nostro Presidente del Consiglio.
Ci ricordiamo tutti quanti i discorsi della campagna elettorale scorsa, dove l’attuale premier era “il principale esponente della coalzione a noi avversa”.
Ora i toni (e qualcuno dirà “finalmente!”) sono cambiati.
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