il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Sovraesposizioni ingiustificate

Negli ultimi mesi il ritmo dei consigli comunali si è un po’ interrotto. In aprile non ci riuniremo, mentre maggio sarà a tutti gli effetti molto caldo, con ben tre convocazioni. Le prime due (il 2 e il 9) saranno consigli canonici in cui si discuteranno le pratiche presentate dall’Amministrazione. Quello del 16 maggio è stato invece richiesto da noi dell’opposizione, e si tornerà a discutere di porto. Sì, lo ammetto, abbiamo la testa dura.

E a proposito di porto, come sempre non mancano le novità. Da una parte i risvolti giudiziari: da quanto si è letto dai giornali sono stati ascoltati in Procura i tre giudici del TAR che accolsero il ricorso della Porto di Imperia S.p.a. contro il provvedimento di decadenza della concessione. Dall’altra parte c’è stato il rinnovo del CdA della società, che il vicesindaco ci ha illustrato “a caldo” proprio ieri a margine di una riunione della commissione bilancio. In pratica l’amministrazione ha indicato i componenti del collegio sindacale, mentre con una sorprendente motivazione (“il Comune fino ad oggi ha avuto una sovraesposizione ingiustificata”) i ruoli gestionali sono stati lasciati completamente ai privati. Il nuovo Presidente è Beatrice Cozzi Parodi (alias “nostra signora dei porticcioli”).

A ben vedere l’esposizione del Comune non sembra poi tanto “ingiustificata”; in un’opera enorme, con evidenti riflessi sull’economia e sull’intero assetto cittadino, che è stata voluta e ottenuta dalla politica, l’esposizione è doverosa. E non ci si può dimenticare che il Comune ha portato nell’impresa una dote non indifferente, inclusa l’attività dell’Imperia Mare e un bacino portuale già attivo e redditizio. E poi il “ruolo di controllo” è stato sempre rivendicato dalle varie amministrazioni di centrodestra, anche se nei fatti si è dimostrato ininfluente. Basti citare il famoso “contratto di permuta” con l’Acquamare, atto importante e fondamentale di cui il Comune ha conosciuto ufficialmente i dettagli solo qualche mese fa, ad anni di distanza dalla sua stipula. E quindi calza a pennello quel che dice Fossati, e cioè che sembra di sentire la fiaba della volpe e dell’uva. Più che “sovraesposizione ingiustificata” potremmo dire che il Comune ha avuto un “ruolo ininfluente e marginale”, e da tempo è noto che le due parti private fanno il bello e il cattivo tempo nella società. E così, qualcuno avrà pensato, piuttosto che tentare di rimanere in sella e contare come il due di briscola, tanto vale farsi da parte.

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