il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio Comunale del 20 dicembre 2010

1) Il Consiglio è partito con la discussione della pratica sui rifiuti. Prossimamente ci sarà una gara che permetterà di scegliere l’azienda che si occuperà per i prossimi 6/8 anni della raccolta dei rifiuti a Imperia e negli altri 35 comuni che compongono il sub-ambito di cui siamo capofila. La delibera prevedeva che fino all’aggiudicazione definitiva della gara l’Ecoimperia possa operare in proroga per assicurare la continuità del servizio.

La discussione è iniziata con l’illustrazione, da parte del PdL e di FLI, di un emendamento presentato congiuntamente da loro e dalla Lega. E’ stato modificato il corpo della delibera che, per com’era scritta, prevedeva che fosse il Consiglio a concedere la proroga dell’affidamento a Ecoimperia, mentre tecnicamente il Consiglio “demanda al dirigente del settore di adottare gli adeguati provvedimenti affinché il servizio non venga interrotto”. Una modifica formale che secondo me è nata da una certa incertezza sulla piena legittimità della proroga, e che in questo modo leva la responsabilità dal Consiglio.

Votazione: l’opposizione si è astenuta, la pratica viene approvata con i voti della maggioranza.

2) Regolamento del commercio itinerante. Tra le novità la possibilità di individuare un referente unico in caso di fiere e simili (un’unica richiesta, unica marca da bollo, responsabilità accentrata su un unico soggetto) e la programmazione annuale che si chiude a novembre con la presentazione delle richieste per l’anno a venire.

Nel mio intervento ho detto che è da accogliere con piacere il fatto che compaiano, in questo nuovo regolamento, elementi di marketing territoriale che fin’ora si sono visti raramente. La programmazione e la calendarizzazione di eventi (commerciali ma non solo) è un passo iniziale per la definizione di una strategia di promozione. Ho anche commentato i due emendamenti presentati rispettivamente dalla consigliera Aimo (PdL) e Parodi (Lega). Il primo riguardava il divieto di “appoggiare materiali ai muri” per gli ambulanti, e l’obbligo di lasciare un passaggio tra i banchi. Il secondo invece introduceva l’obbligo per gli ambulanti (quelli che chiamiamo “melonari”) di tenersi al di là (nel senso “più a nord”) del tracciato autostradale (decisamente eccessivo).

Gli emendamenti sono stati approvati a maggioranza, mentre la pratica è passata con due astensioni. Ripensandoci ammetto che forse avrei fatto meglio a votare contro la pratica così com’è stata emendata, perché l’emendamento sugli ambulanti era effettivamente inaccettabile per una serie di implicazioni che potrebbe avere e che lì per lì non ho colto.

3) Viene approvato all’unanimità lo spostamento del mercato del giovedì in via Cascione, dopo l’esperimento iniziale durato 6 mesi. Io ho fatto notare come meno di un anno fa i commercianti non avessero preso molto bene l’iniziativa:

Non escludiamo – concludono in coro i commercianti di via cascione contrari allo spostamento – azioni clamorose se il Comune deciderà di proseguire su questa strada di spostare il mercato in via Cascione.

Se la situazione fosse ancora la stessa dubito che l’amministrazione avrebbe portato in consiglio la pratica con la stessa tranquillità. Vuol dire che anche i commercianti si sono convinti, e questo deve servire da esempio per altre scelte che a prima vista sono impopolari ma che si introducono novità che dopo le prime resistenze si rivelano positive.

Esauriti tutti i punti dell’ordine del giorno in una seduta anziché in due, l’appuntamento col prossimo consiglio sarà nel 2011.

Note folkloristiche:
– Gazzano ha iniziato il suo intervento sull’emendamento dichiarando che era stato firmato dai 3 capigruppo della maggioranza, includendo Fossati. A microfono spento la Nattero ha suscitato l’ilarità della sala commentando ad alta voce la sua sorpresa nell’apprendere che Fli non è all’opposizione.
– E’ intervenuta per la prima volta in consiglio la consigliera Poillucci. Ha preso la parola per dire non so bene cosa, ma il succo era che aveva portato il cane con lei, perchè è consentito per legge in tutti i locali pubblici, il Comune “è il locale pubblico per eccellenza”, eccetera. Già un pomeriggio si era presentata in commissione con Arturo (si chiama così) che durante la riunione si era messo a russare così fragorosamente che ci abbiamo messo un po’ a capire che era proprio da quella sonnecchiante bestiola che proveniva quel rombo in sottofondo. Invece questa volta non si è fatto sentire, o almeno non fino dalla mia postazione. A metà seduta la consigliera ha preso l’uscita con il mite Arturo a guinzaglio. C’è chi ha detto che qualcuno, forse il Sindaco, abbia fatto problemi e che lei, stizzita, abbia alzato i tacchi sentenziando “o con Arturo, o niente!”, anche se la versione più accreditata vuole invece che sia stato Arturo ad un certo punto a essersi rotto le scatole, e rivendicando la sua serale porzione di Ciappi abbia deciso di riportare la padrona a casa. Non è finita: l’episodio ha fatto venire in mente ad alcuni dei consiglieri più “anziani” che anni fa c’era già stato un precedente simile, e da lì sono presto finiti a ripescare dalla memoria vecchi aneddoti consiliari di ogni tipo.
– Tra un intervento e l’altro la consigliera Nattero ha preso la parola per una mozione d’ordine. Considerata la temperatura effettivamente molto bassa, ha chiesto al Presidente del C.C. di provvedere in qualche modo al riscaldamento dell’aula, piuttosto con qualche metodo alternativo d’emergenza in caso perdurasse l’avarìa dei termosifoni. Alla fine ha aggiunto: “Al massimo riscaldiamo l’aula anche con l’aiuto di Arturo, il cane della Poillucci!”. Io in questo momento, nonostante stia continuamente scrivendo al PC, ho le mani discretamente ghiacciate.
– Lagorio ha terminato il suo intervento così: “Ah, prima di venire qui un amico mi ha detto: ma lo sai che questa sera ci sarà un nuovo Consigliere? E io: chi? E lui: Arturo, il cane della Poillucci!”

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