Lette tra i commenti di un blog:
Ma se invece per una volta, pur senza perdere di vista l’inettitudine del PD, parlassimo degli italiani? Siamo sicuri che il candidato ideale, alla guida del partito con la politica, la tattica e la strategia migliore, che dicesse le cose giuste da dire, prenderebbe una marea di voti nell’Italia di oggi?
Questo è un Paese che ragiona (se la parola non è già eccessiva) al contrario. Infatti non c’è osservatore straniero che non resti basito. Forse per vincere il PD dovrebbe iniziare a mettere camorristi, mafiosi e puttane e magari farebbe riuscita. In un certo amarissimo senso, farsi dare torto da chi non ha ragione (l’elettorato) ha una sua nobile logica.
4 aprile 2010 a 16:10
triste ma impietosamente vero.
5 aprile 2010 a 11:36
Fondamentalmente, e lo sai meglio di me, l’Italia è il paese più individualista dell’intero orbe terracqueo, e quindi tende – in certi periodi più ed in altri meno – ad una mentalità (grosso modo, in quanto grezza e cavallina) fascista/conservatrice. Vero è che nel dopoguerra fu capace di coagulare grandi movimenti di massa e coscienza intorno a idee di progresso sociale e di benessere per tutti, ma purtroppo a tali idee mancava quel substrato di coscienza civica che altrove, nelle democrazie, impedisce degenerazioni della politica e della buona amministrazione. Siamo sempre, voglio dire, al “Franza o Spagna, purchè se magna”.
Detto questo, a mio parere è bene che il PD stia bene attento a come attribuire le ragioni della sua debàcle elettorale, in quanto la controparte usa senza tanti complimenti argomenti/clava tipo “avete perso ed insultate gli elettori di ignoranza invece di farvi un esame di coscienza”. Non voglio dire che questo sia il tuo intendimento, ma – permettimi l’azzardo – il rischio del partito è quello di rinchiudersi sempre più in una torre d’avorio fatta quasi solo di nobili proponimenti e battaglie che attualmente il popolo non percepisce più come fondamentali e imprescindibili.
So di toccare un tasto dolente, ma ad esempio, perchè quando era al governo Prodi non ha fatto di più per ridurre la pressione fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati? Perchè non ha cominciato una seria politica energetica per ridurre la dipendenza dal petrolio attraverso le fonti rinnovabili? Perchè per tutto il tempo del centrosinistra al potere non si è parlato d’altro che di diritti di gay, eutanasia, pacs, moschee, dico eccetera eccetera?
La gente in questo momento di crisi vuole chi risolve i problemi immediati del portafogli, e non chi ne sciorina altri per quanto importanti ed attinenti la sfera sociale/morale.
In altre parole… essere più pratici, senza per questo imitare i metodi cinici e demagogici di chi telegoverna questo paese.
Scusa se mi sono dilungato.