A Sanremo si è tenuta una festa in piazza con musica e animazione alla presenza di una numerosa rappresentanza di varie discoteche ponentine.
Non è da questo che vorrei prendere esempio, ma piuttosto dalla presenza dei Vigili che hanno permesso a chi lo voleva di eseguire il test per sapere il proprio tasso alcolico.
Sostengo che sia questo tipo di presenza da chiamare prevenzione, e non tanto i famosi cartelli di cui si è parlato poco tempo fa, che una volta affissi nei locali lasceranno il tempo che trovano.
E non che la repressione sia negativa, anzi. La presenza delle pattuglie sulle strade durante le famigerate notti della movida estiva hanno il loro perché, specie se ci si aggiungono i bollettini di guerra che un lunedì sì e uno no fanno sapere quante patenti sono state ritirate nel week-end.
E’ che personalmente preferirei una pattuglia in meno e una postazione etilo-test in più. Altro che le macchinette piazzate sovente all’uscita dei locali (installate dagli stessi che forniscono i videopoker) e che a prima vista non mi hanno mai ispirato alcuna fiducia nella loro precisione.
Ecco, nella mia fantasia utopica vedo questo: un ragazzo che esce dal locale, si dirige verso la camionetta, soffia (gratuitamente) nel tubo, e l’Agente che gli dà una pacca sulla spalla e a metà tra l’autorevole e l’amichevole gli dice: “Mhmm, sei un po’ fuori dal limite, sai? Se stessi guidando dovrei sequestrarti la macchina e toglierti la patente con tutto quel che ne consegue. Aspetta una mezz’ora e ripassa, o fatti dare un passaggio.” E il giovane che di buon grado accetta il consiglio. D’altronde, “uomo avvisato… “
Ho troppa fantasia?
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