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Sullo sgombero della Talpa

La Talpa, ovvero il Centro Sociale Occupato Autegestito La Talpa e l’Orologio, rischia di veder terminare la propria attività, dopo ben 18 anni.

Il problema, non certo trascurabile, sta nella denominazione stessa del centro: occupato. I locali in cui si trova sono quelli di una ex-banca, ed ora il tutto è passato nelle mani di un’immobiliare che ne rivendica la proprietà e l’utilizzo. L’11 settembre è la data in cui arriverà l’Ufficiale Giudiziario, credo più per notificare lo sfratto esecutivo più che per trascinare fuori gli occupanti che saranno ad aspettarlo.

In questo frangente la protesta non si rivolge tanto ai nuovi proprietari, che a ben vedere hanno tutto il diritto di reclamare l’intera palazzina situata peraltro in zona centrale ed economicamente prestigiosa, ma all’Amministrazione Comunale che se ne lava le mani, non avendo parte attiva nella controversia.

La Talpa da quando è nata è sempre stata un contenitore che ha dato delle risposte alla cronica fame di spazi che affligge imperia per quanto riguarda una serie di attività culturali e musicali. E non è vero che vi si fanno attività esclusivamente di sinistra o per la sinistra. A numerosi concerti ho visto partecipare miei coetanei esponenti di Alleanza Nazionale o di Forza Italia. E con esponenti intendo dire non solo simpatizzanti, ma persone apertamente schierate e più volte candidate. E senza il minimo problema: anzi, semmai con il “rammarico” che solo i ragazzi della Talpa riuscissero a fare così tanto, con così poco, e così bene. Mentre il Comune: niente.

Insieme, con idee diverse, a sentire musica nell’unico posto di Imperia che poteva offrirla.

Alla Talpa hanno trovato posto in varie occasioni numerose Associazioni, spesso il CESPIM ha fatto degli incontri proprio lì, senza dimenticare che lato strada c’è anche la bottega Garabombo, dove vengono venduti prodotti equosolidali.

Da più di 10 anni, a cadenze regolari, è stata ventilata l’ipotesi dello sgombero: ad ogni passaggio di proprietà del palazzo, ad ogni sentenza dei Tribunali competenti. La richiesta avanzata agli Amministratori è sempre stata la stessa: troviamo un’alternativa insieme?

Le varie Amministrazioni di centro-destra hanno fatto orecchie da mercante, sperando secondo me che si avverasse quello che sta succedendo: essere spettatori di uno sgombero inevitabile dal punto di vista giuridico. Non che le Amministrazioni di sinistra (anzi LA Amminsitrazione di Sinistra, quella Berio, l’unica che io possa ricordare) abbia smosso le acque… e infatti ci ricordiamo com’è finita.

Perdere una realtà come La Talpa sarebbe un impoverimento generale per la città: una vuoto che non sarebbe riempito.

E non è vero che non ci siano alternative: volendo, se ne potrebbero trovare. Alcuni esempi sono stati evidenziati con degli striscioni (vedi foto) che sono apparsi il mese scorso in alcuni luoghi abbandonati e che dovrebbero essere, in un modo o nell’altro, restituiti alla città. Altri sono già stati presi in esame, ma per un motivo o per l’altro non sono poi risultati disponibili.

Vorrei che l’appello di Don Gallo, arrivato giovedì ad Imperia per dare sostegno al centro, non cadesse nel vuoto: forse uno spiraglio si è aperto con la convocazione da parte del Prefetto di una riunione lunedì prossimo, per cercare di riprendere la trattativa.

Nel frattempo è stato organizzato per la “notte dell’attesa” un appuntamento musicale relativo al progetto “Brucia Imperia Brucia

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Il gruppo Provinciale dei Giovani Democratici e il coordinamento CIttadino di Imperia esprimono la loro vicinanza e solidarietà alla Talpa, unendosi alla corale richiesta di instaurare un proficuo dialogo con le Istituzioni e confidando nel fatto che una soluzione venga trovata al più presto, per il bene di tutta la città.

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