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L'Antimafia fa visita al porto di Imperia

Questo il sunto della notizia di oggi:

Olimpiadi di Torino 2006, Tav e porto d’Imperia. C’erano anche gli appalti di queste opere tra le commesse pubbliche gestite dalla ‘Ndrangheta in Piemonte. Affari d’oro, che permettevano alla cosca smantellata oggi dalla Dia di Torino di riciclare il denaro sporco proveniente dal traffico di droga. Tre le persone finite in manette e undici le persone indagate a piede libero nell’ambito dell’operazione ‘Pioneer’, che ha portato anche al sequestro di beni per oltre 6 milioni di euro.

Il Secolo XIX titola: “‘Ndrangheta in porto a Imperia su appalti e riciclaggio”.

Da La Stampa:

Coinvolta nell’indagine, che potrebbe avere ulteriori sviluppi già nelle prossime ore, sarebbe una ditta che lavora in subappalto nel settore della carpenteria e delle costruzioni nel nuovo porto turistico di Imperia. Per ragioni al momento sconosciute, gli agenti ieri mattina hanno fatto un sopralluogo nel bacino in costruzione e hanno proceduto all’identificazione di alcuni operai che lavoravano nell’azienda che, insieme ad altre ditte, è di proprietà degli arrestati. Ma i poliziotti hanno anche eseguito una perquisizione nella zona di Cipressa pare nell’abitazione di uno degli arrestati alla ricerca di documenti. Non si conosce l’esito.

Andiamo bene: tramite la costruzione del Porto si cercava di soldi sporchi. Come?

Un giro di denaro immenso. Per evitare di maneggiare soldi «sporchi», così come già accaduto in molti altri casi (e non solo nel settore edile ma anche in quello prettamente commerciale), niente di meglio che «legalizzarli» con la partecipazione e la vincita di subappalti, specie nelle opere colossali, come ad esempio quella di Imperia, dove gli addetti sono moltissimi e quindi facilmente «diluibili ». Ma tutto questo non è sfuggito alla Direzione antimafia che ieri ha fatto scattare gli arresti.

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