Saranno installate ad Imperia nuove telecamere per la videosorveglianza del centro di Oneglia.
Siccome la Lega vorrebbe istituire la “cittadinanza a punti” per gli immigrati, per rilevare le infrazioni a qualcuno potrebbe venire in mente di usare una tecnica simile a quella già in uso per la patente di guida: mi immagino le telecamere che riprendono gli immigrati che non attraversano sulle strisce, o che gettano uno scontrino/mozzicone per terra. E via i punti.
Sperando che questa idea sia così assurda da non venire mai seriamente presa in considerazione da qualche parte dello stivale. Riporto un bel pezzo di Gramellini pubblicato su La Stampa della scorsa settimana, che parla proprio di questo argomento.
Da quando ho saputo che la Lega vuol trattare gli immigrati come gli automobilisti, assegnando permessi di soggiorno a punti, sono un po’ preoccupato. Non tanto per gli immigrati, ma per me. Nella proposta si parte da un gruzzolo di 10 punti, concedibile a chi abbia manifestato un buon livello di integrazione sociale e una discreta conoscenza della lingua italiana. Ogni violazione di legge determinerà poi una riduzione dei punti, fino all’azzeramento e alla revoca del permesso.
Ora, mettiamo che questa patente esistenziale si faccia, e che funzioni. Non vorrei che qualcuno decidesse di estenderla agli italiani, inventandosi una cittadinanza a punti subordinata agli stessi requisiti. Il mio livello di integrazione sociale è pessimo, come quello della maggioranza, e peggiora di giorno in giorno: ci guardiamo in cagnesco ai semafori, sui pianerottoli e negli uffici. La discreta conoscenza della lingua italiana rappresenta un altro problema: tuttora perdo minuti preziosi a chiedermi se si dice «avrebbe dovuto» o «sarebbe dovuto» e nel dubbio opto per un salomonico «dovrebbe», cambiando tempo agli altri verbi. Ma come farà a difendere i suoi punti il funzionario ministeriale che sul sito della Pubblica Istruzione (!) ha scritto per tre volte «qual’è» con l’apostrofo? Rimangono le violazioni di legge e lì mettiamoci tutti una mano sulla coscienza e l’altra davanti agli occhi: ciascuno ha il suo elenco, più o meno innocuo. So soltanto che, se passasse la cittadinanza a punti, in breve ci sarebbero sessanta milioni di apolidi e una penisola deserta.
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