il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Sulla TARES

Nell’ottica di fornire chiarimenti ai cittadini Imperiesi su questa complicata vicenda, abbiamo deciso di intervenire soltanto dopo aver approfondito attentamente il tema anziché buttarci di getto nella produzione di roboanti comunicati stampa.

E’ senz’altro vero che ci si sarebbe potuti accorgere dell’entità del problema con maggiore anticipo, ed è un dato di fatto che persino gli esercenti stessi e le loro associazioni di categoria ne abbiano avuto contezza solo negli ultimi giorni, e cioè all’arrivo delle cartelle.

Nemmeno le forze politiche di opposizione che ora cavalcano le giustificate proteste, si erano mai accorte del problema; ovviamente non vogliamo nemmeno lontanamente ipotizzare che chi oggi urla allo scandalo fosse già da tempo consapevole della situazione che si stava per delineare e abbia preferito tacerne la gravità solo per convenienza politica.

Abbiamo avanzato all’Assessore Abbo, durante vari incontri tenuti negli ultimi giorni, una serie di proposte di cui si sta vagliando l’applicabilità e che potrebbero servire ad alleviare, l’inaspettato carico con cui alcune categorie di esercenti imperiesi si trovano a dover fare i conti.

I cittadini di Imperia sanno perfettamente che questa amministrazione non è nata per strozzare le attività commerciali, ma al contrario per tentare di sollevare un tessuto produttivo già in ginocchio a causa della crisi globale e di una gestione tutt’altro che proficua della Città. Capiamo pertanto le ragioni della protesta e ci uniamo al disagio degli esercenti, confermando che saremo al loro fianco nel cercare tutte le soluzioni legali possibili ai ben noti aumenti che la TARES ha subìto.

Giorgio Montanari (capogruppo PD)
Alessandro Savioli (capogruppo Imperia Cambia)
Diego Parodi (capogruppo Laboratorio per Imperia)
Riccardo Ghigliazza (capogruppo Imperia di tutti, Imperia per tutti)

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Un commento

  1. èassolutamente iniquo presumere la quantità di spazzatura prodotta dalla ampiezza del locale pubblico.La tariffa andrebbe agganciata al fatturato e in ogni caso non con queste proporzioni.Probabilmente ci sono i presupposti per una azione legale contro queste regole, sia a livello locale che nazionale.Saluti.

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