il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Lettera aperta di Strescino alla città (versione tradotta)

Oggi i giornali pubblicano la lettera del Sindaco di Imperia alla città. Vale la pena leggerla, e tradurla:

Nel mio ruolo di Sindaco sento il dovere di fornire un quadro sull’attuale situazione portuale imperiese e in particolar modo sulla realizzazione del nuovo approdo turistico.

Traduzione: voglio dimostrarvi che ammetto i problemi. Mi avete dato dello struzzo, ma non lo sono. Eccomi qui, pronto a farvi una relazione tecnica.

Oggi le opere risultano realizzate limitatamente alle opere di difesa primarie dell’approdo e le stesse consentono l’utilizzo in sicurezza degli specchi acquei. Mancano tutte le opere a terra, le opere di urbanizzazione primaria, e le opere a scomputo quali: ponte pedo-ciclabile sul torrente Impero, ponte carrabile sul Rio Baitè, raccordo della pista ciclabile in fregio all’eliporto, due rotonde in Lungomare Marinai d’Italia, la realizzazione della nuova passeggiata in Via Scarincio.

Traduzione: i moli e le banchine sono completate, altrimenti non avrebbero potuto vendere i posti barca. Per il resto non c’è nulla di finito, e delle opere a beneficio della città non ne è stata fatta nessuna.

A seguito degli ultimi avvenimenti mi rivolgo a tutti coloro che credono nello sviluppo della nostra Città e pertanto chiedo un impegno deciso per affrontare i problemi legati al completamento del porto.

Traduzione: siamo nella cacca, e se vogliamo avere un porto che possa definirsi tale ho bisogno del vostro aiuto. Ma mi rivolgo a voi solo adesso che stiamo precipitando. Quello che mi dicevate prima non l’ho nemmeno ascoltato.

Dovranno essere affrontati in modo radicale gli aspetti di continuità di sviluppo della Città nel rispetto dei ruoli istituzionali legati al mondo produttivo locale, tenendo conto della vocazione turistica di Imperia.

Traduzione: qui ci metto una supercazzola per disorientarvi.

I passaggi cruciali sono davanti a me e non nascondo il malessere che in queste ore avverto per cause che mai avrei potuto immaginare e che oggi si presentano in tutta la loro gravità per i riflessi negativi non solo di immagine del nostro territorio ma per carenza di rispetto verso le Istituzioni e soprattutto verso i cittadini.

Traduzione: la città, l’amministrazione e tutti i cittadini sono stati presi per i fondelli fino a oggi, e proprio non potevo immaginarlo. Stiamo affondando e a me viene il mal di mare.

Non posso entrare, per ovvi motivi, nel merito degli aspetti giudiziari, ma posso assicurare che il mio impegno sarà volto a garantire il prosieguo del mandato conferitomi dagli imperiesi nel maggio 2009, preventivando anche sacrifici in questo terribile momento che sono disposto a sopportare personalmente, anche sul piano politico.

Traduzione: molti vogliono la mia testa, ma io non alcuna intenzione di mollare. Nel programma ho scritto “porto”, e “porto” deve essere, fosse l’ultima cosa che faccio. Altrimenti non ci crederà più nessuno, definitivamente.

Non nascondo di credere nelle forze buone, corrette, oneste e nelle risorse di questa Città confidando nell’aiuto incondizionato delle forze politiche rappresentate nel Consiglio Comunale e, come sempre fatto, sono pronto a ricevere da esse indicazioni finalizzate alla soluzione del problema.

Traduzione: se sto a sentire esclusivamente i miei, rischio di prendere altre sòle. Non mi fido più. Quindi datemi una mano, chiunque di voi abbia un’idea da come uscirne si faccia avanti. Non importa se siete all’opposizione: venite da me e ammazzerò il vitello grasso per voi.

Mi rendo conto che solo oggi ho compreso le condizioni drammatiche che hanno favorito e portato all’attuale situazione e vorrei che il mio pensiero non venisse strumentalizzato ma solo, esclusivamente, recepito in senso positivo per l’attaccamento che nutro per questa Città volto a garantire il futuro alle prossime generazioni.

Traduzione: non mandatemi a quel paese se ora chiedo aiuto. Davvero, non sapevo nulla e solo adesso mi sono reso conto dello strato di melma che ci è piovuto addosso. Lo ammetto, che posso fare di più? Non prendetevela con me, perché tanto mi farò scudo con la città e i suoi giovani e il suo futuro e la sua vocazione turistica eccetera.

Rivolgo, quindi,  un forte appello perchè il Comune di Imperia possa superare le difficoltà con l’aiuto indiscriminato del Consiglio Comunale e invito tutti, indistintamente, ad adoperarsi nell’interesse di salvaguardare le risorse di questo Ente ed evitare una crisi politica senza alternativa.

Traduzione: ve lo ridico: non importa da che parte state, l’importante è che mi date una mano. Se l’amministrazione dovesse cadere non avrò una seconda possibilità perché l’abbiamo combinata troppo grossa. Aiutatemi a restare in sella ma non fatelo per me. Fatelo per il Imperia.

Ringrazio tutti coloro che insieme a me stanno vivendo queste difficoltà e che vorranno contribuire alla soluzione dei problemi traguardando un futuro di speranza per Imperia.

Traduzione: diventiamo amici, dài. Spaliamo la cacca un po’ per uno, dài.

Ora, io non so quali siano le reali intenzioni di Strescino e dove porti realmente questo appello. Sui giornali di oggi si parla di “Grosse Koalition” e del PD “corteggiato”. Secondo me siamo in una crisi senza ritorno, e un “governo di unità Comunale” non avrebbe molto senso né dal punto di vista politico né da quello pratico. L’ho scritto, l’ho detto e lo ripeto: ci vuole un RESET totale, non una politica del volemose bene.

Commenti

commenti

Powered by Facebook Comments

4 commenti

  1. Giorgio, tradurresti anche la dichiarazione rilasciata oggi dal vostro segretario cittadino Risso?

  2. Giorgio, potresti tradurre anche la dichiarazione, apparsa oggi sui
    quotidiani, del vostro segretario cittadino Risso?

  3. Sono pienamente d’accordo. Peccato che tra l’opposizione ci sia già qualcuno pronto a cadere nel trappolone.

Rispondi a Giorgio Montanari Annulla risposta

I campi obbligatori sono contrassegnati con *.