il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Riduzione del danno

Nel giro di pochi giorni il Sindaco è riuscito a dire sul tema della movida tutto e il contrario di tutto: che sono solo polemiche che annientano il turismo, poi che la legge è legge, che lui vuole farla rispettare ma andrebbe cambiata, poi ancora che a dover essere cambiata è la mentalità, che le risse sono peggio del rumore (?), che il regolamento attuale è stato approvato anche da “illustri esponenti del PD” (??) e infine che naturalmente è tutta colpa dell’opposizione che non propone e che distrugge solamente. [leggere per credere – articoli su Il Secolo XIX di sabato 3 e di oggi].

Siccome la mia proposta dev’essergli sfuggita, gliela ripeto: il rumore è regolamentato dal Comune? Bene, che il Comune lo faccia rispettare trovando metodi di controllo più efficaci che abbiano un carattere preventivo e non esclusivamente punitivo. Occorre che la ‘movida’ venga gestita dal lato amministrativo prima di scomodare esposti, tecnici, Autorità Giudiziaria, Arpal.

Il regolamento attuale, che Strescino dice di voler cambiare ma che forse non ha mai letto fino in fondo (qui il link al documento), già prevede sanzioni progressive a seconda della reiterazione. E’ un criterio corretto e probabilmente mai applicato che penalizza i recidivi, a cui andrebbe integrata un’attività di prevenzione “sul campo” che permetta agli eventuali trasgressori di essere avvisati subito (e non dopo 24 ore, come nel caso dell’Afrik, elemento ben evidenziato nell’articolo di sabato e su cui il Sindaco non dice mezza parola). Ai locali dev’essere data la possibilità di poter rimediare all’istante rientrando nei limiti; non serve a nulla lasciarli continuare per poi sospendere la licenza l’indomani.

Pensiamo se una macchina sfrecciasse continuamente in città a 200 Km orari: proporremmo solo multe più salate oppure cercheremmo in qualche modo di fermarla? La sicurezza sulle strade è ben più importante della sanzione, e per i locali bisogna seguire la stessa ratio: non ci sarebbe nulla di eretico nell’introdurre una sorta di ammonimento, perché lo scopo dev’essere quello di far rispettare i limiti ma senza arrivare a estemporanei blitz che alla fine danneggiano tutti: gestori, clienti, e in generale il sistema turistico.

Non si tratta di mano morbida, si tratta di buon senso e di ‘riduzione del danno’. Ma vaglielo a spiegare.

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3 commenti

  1. Ho letto l’articolo di sabato sul Secolo; ero molto incuriosito perché veniva annunciato da qualche giorno su FB. Fiducioso, la mattina del 4, mi reco in edicola, prendo il giornale e mi siedo nel primo dehor. Subito alla cronaca locale.. Eccolo: l’articolo..
    Avrei fatto meglio a dormire ancora un paio d’ore. Contenuti? Zero.
    Ma accidenti!

  2. Non accettiamo lezioni di sopportazione da un ragazzino che vuole così bene”alla sua Amata città”( francamente mi sembra una frase del tardo ‘800) quando sono 20 anni che sopportiamo e aspettiamo che qualcosa cambi.L’Amata città è fatta non solo di ragazzi che vanno in discoteca, ma di persone adulte e anche anziane che vanno rispettate

    Ora si vuole cambiare il regolamento, regolamento che già c’era, solo se fosse stato rispettato o fatto rispettare,non vorrei che tutto cambi per restare come prima

    Nessuno ha mai parlato di insonorizazione. tipo casse direzionali, pannelli fonoassorbenti, limitatori ecc. Esistono e si possono applicare per non inquinare e la musica, anche un po’ più alta sarebbe contenuta nel locale e non fuori
    Mi chiedo: come mai in certe discoteche multisale, le varie sale non si disturbano l’una con l’altra?
    E poi è pur vero che in tutto il mondo ci sono discoteche:
    Mi fa ridere l’immagine della gente di Rimini e Riccione che balla tutta la notte per le strade perchè sono contenti di avere la Movida
    E citiamo la Spagna ,la Sardegna sono piene di discoteche e locali. Ma non disturbano il sonno dei VIP che quella sera hanno deciso di starsene in casa .

  3. Purtroppo nessuno da parte dell’Amministrazione è mai entrato nel merito. Si sono limitati a dire che “bisogna cambiare” ma senza alcun accenno alle eventuali modifiche che si intendono apportare.
    Anche secondo me cambiare il regolamento senza modificare il tipo di controlli rischierà di essere un’azione inutile.

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