il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Tra rossi e neri

Che  in questo periodo, ogni anno, col pretesto delle commemorazioni si colga l’occasione di far scintille fra rossi e neri, è una prassi consolidata. Capita meno spesso, invece, che siano quelli di “Federazione di Imperia del Raggruppamento Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana ed il Circolo ‘Continuità Ideale'” a lanciare accuse di strumentalizzazione politica ad un’altra accoppiata vincente: giovani del PdL + giovani de La Destra, che quest’anno sponsorizzano assieme la manifestazione in ricordo dei martiri delle foibe (da leggere le deliranti accuse a nostalgici professori che si rifiuterebbero di parlarne agli studenti).

E così, ragionando di ricorrenze, corone di fiori, “i morti sono tutti uguali” e le altre simili frasi di circostanza, di foibe e di resistenza, mi è venuto in mente queso passaggio da “Di sana e robusta costituzione“:

Spesso si sente ripetere che ormai i morti sono morti, che la morte li ha resi uguali, qualunque sia la parte per la quale sono caduti. Si può anche dire, può essere giusto. Com’è giusto sforzarsi sinceramente di costruire la pace nel cuore di tutti gli italiani, ma nel rispetto della verità e della storia, vale a dire tenendo ben ferma l’imprescindibile distinzione tra chi ha combattuto per la dittatura e chi ha combattuto per la libertà, la libertà di tutti. All’ex-fascista divenuto parlamentare che commentava il fatto di ritrovarsi nella stessa Camera con un politico che aveva combattuto contro la dittatura, questi rispose che ciò era possibile perché avevano vinto gli antifascisti, altrimenti non le aule del Parlamento, ma le galere sarebbero state ancora piene di oppositori. Nella serena saggezza di questa risposta sta la chiave di lettura della Resistenza.

Commenti

commenti

Powered by Facebook Comments

2 commenti

  1. Ci potrà essere un giorno in cui ci sarà un patrimonio storico condiviso? Io non ho problemi a riconoscere sia il valore del 25 aprile che quello della Giornata del Ricordo.

  2. Ciao Giorgio,
    avrei voluto scrivere qualcosa anche io in proposito, ma non l’ho più fatto e approfitto del tuo bel post per dire che oltretutto questi giovani fascisti sparano numeri a caso sui morti nelle foibe.
    Ora, con tutto il rispetto, si dovrebbero tenere a mente alcune cose: è Mussolini che ha invaso la Jugoslavia, siamo noi italiani che abbiamo aperto il campo di concentramento di Arbe e che con il fascismo ne abbiamo combinato di cotte e di crude un po’ dappertutto.
    Consiglio la visione di Fascist Legacy (su YouTube c’è tutto) e di leggere anche questo

Rispondi a Alessandro Lanteri Annulla risposta

I campi obbligatori sono contrassegnati con *.