il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Sul porto la Lega si smarca

La presenza della Lega all’interno del Consiglio Comunale di Imperia, da quando ne fà parte ad oggi, è passata sostanzialmente inosservata. Non me ne vogliano i (simpatici) colleghi dal fazzoletto verde, ma la loro attività si è limitata alla condivisione di tutto ciò che è stato proposto dall’Amministrazione Comunale, aggiungendo di quando in quando qualche vago (vaghissimo) accenno al federalismo in sede di dichiarazioni di voto oppure in commissione, e nulla più. Non mi pare nemmeno che si siano spesi in qualche difesa “di scuderia” sulle esternazioni più criticate dei propri Assessori.

Forse la mossa leghista più eclatante che ci ricorderemo di questi primi 12 mesi resterà quella riguardante la Commissione Viabilità: il capogruppo Soria ne entrò a far parte a sua insaputa, quindi si dimise polemicamente, per poi rientrare a farne parte nell’ilarità generale dell’aula.

Il comunicato odierno con cui la Lega prende le distanze dal PdL riguardo al porto, sottolineando come non abbia responsabilità sulle decisioni passate, è quindi un fulmine a ciel sereno soprattutto per i loro stessi alleati di maggioranza:

La Lega Nord è per la prima volta entrata a far parte della maggioranza consigliare e pertanto non ha responsabilità politiche dirette sulla questione dell’iter amministrativo della pratica in oggetto, né tantomeno sui rapporti intercorsi in passato tra il Comune di Imperia e i soci privati.

Che a grandi linee significa: “il casino l’avete fatto voi, noi non c’eravamo”. E non è tutto: è proprio grazie al comunicato della Lega che siamo venuti a conoscenza di una commissione ad-hoc per il Porto istituita dall’Amministrazione:

La Lega Nord ha appreso tardivamente che l’Amministrazione Comunale ha costituito una commissione al fine di stilare delle linee guida da seguire, da qui in avanti, in merito ai rapporti che intercorrono tra il Comune e La Porto di Imperia SPA. Tale commissione sarebbe composta dai soli membri della maggioranza. La Lega Nord ritiene inopportuna la sua partecipazione alla suindicata commissione a meno che non vengano coinvolti anche i membri della minoranza. Tale indirizzo è motivato dal fatto che né nel passato, né nel presente la Lega Nord ha occupato, con propri esponenti, incarichi amministrativi all’interno della società Porto di Imperia SPA. Per questi motivi non riteniamo che, in un momento così delicato dove non si conoscono nel dettaglio l’iter e i vari rapporti tra il Comune di Imperia e la Porto SPA, la Lega Nord debba avere coinvolgimenti diretti. E’ necessaria l’apertura di un tavolo politico per chiarire, attraverso un confronto sereno con gli alleati, tutti gli aspetti della questione nel solo intento che la parte più preziosa del territorio non diventi monopolio dei privati”.

Credo che in realtà la Commissione non possa propriamente definirsi tale, perché non mi risulta l’Amministrazione possa discrezionalmente escludere la minoranza dagli organismi “ufficiali”. Più probabilmente trattasi per l’appunto di un tavolo di maggioranza, ed è ancor più significativo e importante il fatto che proprio la Lega se ne tiri fuori invocando la partecipazione di tutti i gruppi consiliari. Forse si sono accorti, almeno loro, che quello che la minoranza va dicendo da anni non è proprio campato in aria.

Le repliche del PdL sono già arrivate, e sono due: la prima, più soft ed evidentemente scritta di getto, è del vicesindaco Lanteri; invece la seconda, firmata dal capogruppo e dal coordinatore cittadino, ci va giù pesante:

[..] sorprende che la Lega Nord chieda di “fare chiarezza sull’intera vicenda” prima di assumere una posizione. Ciò in quanto nel precedente mandato amministrativo la pratica è stata esaminata ben cinque volte dal Consiglio Comunale, con possibilità dei consiglieri di esaminare tutta la documentazione, intervenire e proporre eventuali emendamenti, cosa che non è avvenuta da parte della Lega Nord, forse anche perché il suo rappresentante (tutt’ora presente in maggioranza con altro ruolo) si è sempre distinto per le sue assenze anche nei consigli comunali relativi alla pratica in questione.

E questo a grandi linee significa: “c’eravate eccome, ma dormivate”. (Il riferimento è a Gagliano che, per inciso, l’abitudine di saltare i Consigli l’ha mantenuta anche ora che è Assessore). Poi c’è il gran finale, che come in ogni discussione coniugale che si rispetti rispolvera qualche vecchia ruggine:

La Lega ci ha abituato a discutibili e inconcludenti prese di posizioni o iniziative di forte impatto mediatico, attendiamo l’esito del voto sulla delibera per conoscere e valutare la posizione ufficiale della Lega Nord.

Il ché, tradotto, vuol dire inequivocabilmente solo una cosa: “o con noi, o contro di noi”. Io concordo: al di là dei comunicati stampa ora bisogna vedere come andranno le cose nel consiglio monotematico sul porto, il 23 settembre: repentino dietro-front oppure mantenimento della linea?

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3 commenti

  1. Avevo lasciato un commento che è sparito. C’è qualcosa che non funziona, Giorgio?

  2. Mi auguro di no!
    Non l’ho visto da nessuna parte, potresti riscriverlo?

  3. E chi se lo ricorda?! Una cosa sì: so per certo che a qualcuno della Lega non andrebbe giù che ci mangiassero troppo su ‘sta faccenda del porto. Quindi, anche se siamo abituati ai dietrofront, credo che magari stavolta un po’ più di credibilità ce l’abbia. Ah! Scrivevo pure che se non sbaglio, in molti comuni, alle provinciali, la Lega non ha votato per Sappa.

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