il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Acqua di Imperia

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Sono appena tornato dall’inagurazione della fontana d’acqua frizzante installata dal Comune all’ingresso del Parco urbano. Si tratta di una casupola che contiene gli impianti di refrigerazione e gassificazione. Ha due nicchie sulla facciata, da cui pigiando un bottoncino esce mezzo litro di acqua per volta; fresca e frizzante, stile Ferrarelle per intenderci.

Un cartello spiega in maniera piuttosto chiara – riportando anche qualche dato – perché l’acqua del rubinetto conviene dal punto di vista ambientale oltreché economico. C’è anche la stima del risparmio per una famiglia di 3 persone che decida di passare dall’acqua in bottiglia al rifornimento alla fontana: 250 euro (cifra ben ridimensionata rispetto ai 1.200 sparati qualche tempo fa) ma comunque non indifferente.

L’Assessore ha assicurato che almeno per un anno il servizio resterà gratuito, poi si vedrà.

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7 commenti

  1. Peccato che l’acqua che esce dal rubinetto a Imperia, per la maggior parte dell’anno, puzza di cloro a tal punto che per berla bisognerebbe tapparsi il naso.

  2. Io devo dire che la bevo regolarmente e non mi sembra affatto malaccio.
    Puoi provare ad installare un depuratore domestico o roba simile.

  3. Bere l’acqua del rubinetto è un ottima cosa su tutti i fronti: si risparmia e non si inquina con le bottiglie di plastica. Tempo fa ho comprato la famosa caraffa col filtro e devo dire che rendeva l’acqua più gradevole e bevibile, siamo andati avanti bene per mesi, finché non c’è stato un periodo di acqua gialla… Penso che sia un problema locale. In generale l’appello a bere l’acqua del rubinetto è sacrosanto, senonché qui a Imperia a volte ha un aspetto, sapore e odore un tantino inquietanti(mi chiedo se è un problema della mia zona a questo punto…) Si, il depuratore casalingo potrebbe essere la soluzione, mi ero informata, quelli buoni sono un po’ costosi. Preferirei ci pensasse il Comune a darmi un’acqua bevibile… In famiglia ci siamo già sobbarcati la spesa del pozzo, viste le bollette stratosferiche che arrivavano quando innaffiavamo l’orto… L’acqua a Imperia è carissima, questa è una certezza, sulla qualità(quando arriva colorata, puzzolente e/o molto clorata) invece ho dei dubbi. Non siamo un Comune fortunato come ce ne sono tanti in Italia… Bisognerebbe scavare nel passato, forse anche nel presente, per capire come mai abbiamo un’acqua così… Grazie Amat, grazie anche per il depuratore che ci hai fatto pagare… Ma questa è un’altra storia. Comunque, ripeto, forse è un problema della mia zona, so che non attingiamo tutti alle stesse “vasche”, o almeno, così mi hanno detto.

  4. Personalmente penso che un distributore di acqua fredda e gassata sia una trovata originale. Però mi sorgono due domande e spero di trovare qui un qualcosa di più simile possibile ad una risposta. 1- Che senso ha mettere una cosa così particolare in un luogo che è circondato da erbacce tenute malissimo? Non sarebbe più urgente sistemare TUTTO quel quartiere? 2- Oggi ho letto che la ditta che ha preparato l’impianto è milanese, ma non sarebbe meglio che per i lavori del comune si chiamino aziende della nosra città?

  5. Caro Alberto, per sapere le risposte occorrerebbe fare le domande all’Amministrazione piuttosto che a me, ma posso comunque provare a interpretare queste scelte.
    Per quanto riguarda le spese, il discorso è ampio. Spesso mi vengono fatte domande di questo tipo: ma prima di mettere i fiori nelle aiuole non sarebbe meglio ripristinare degli asfalti decorosi in tutta la città?
    Lungi da me dal voler difendere le scelte di Sindaco e Giunta, ma bisogna prendere atto che la coperta è una e si cerca di “coprire” quel che si può.
    In linea di massima ogni intervento deve avere la sua finalità e la sua priorità, nonché il suo “tornaconto”. E non mi riferisco soltanto al tornaconto “elettorale” (sebbene spesso innegabilmente ci sia, in alcune iniziative più inutili di altre) ma anche nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione della cittadinanza. Traduco: mettere una fontana di quel tipo potrebbe avere una “ricaduta” sulle tasche degli imperiesi e/o sull’ambiente che ne giustificano la spesa.
    Ripeto: non ho fatto calcoli e non li voglio fare, ma è solo per abbozzare uno dei possibili ragionamenti che fa preferire una fontana alla risistemazione del prato.
    Nel caso specifico c’è anche dell’altro, in quanto se non ricordo male la “manutenzione” del parco dovrebbe essere a carico della Porto di Imperia SPA, e può darsi che per definire bene l’assetto del parco si aspetti che sia terminato (campa cavallo).
    Per quanto riguarda la ditta che ha preparato l’impianto idem con patate. Posso immaginare che possa essere una ditta specializzata senza “omologhi” locali,e quindi la scelta potrebbe essere stata obbligata. Comunque è solo un’altra ipotesi; bisogna anche cercae di non partire con il sospetto della cattiva fede, ma cercare delle spiegazioni più pratiche.

  6. Certo, al bando la cattiva fede, ma viva il senso critico. Questa dell’acqua minerale nel deserto di un parco così mal tenuto sembra la solita trovata ad effetto di tipo populista. Regalano l’acqua frizzante quando, in questo comune, l’acqua che esce dal rubinetto di casa costa un occhio e spesso è gialla…. bah…

  7. pardon: un lapsus. ho scritto “minerale” al posto di “frizzante”.

    Aggiungo che per stimolare l’uso dell’acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia si sarebbe potuto fare dell’altro… Per esempio rendere pubbliche le analisi dell’acqua che scorre nelle tubature cittadine. Una campagna di informazione seria, invece che i soliti fuochi d’artificio pagati da noi.

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