il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Il teatrino della politica

In un articolo su La Stampa di ieri 7 gennaio, a firma di Stefano Delfino, si può trovare una quantità tale di malapolitica da poterne parlare per ore.

E non tanto per quello che c’è scritto (o meglio, non solo), ma soprattutto perché a confermare quelle che potrebbero essere solamente sparate giornalistiche (magari lo fossero!) sono i diretti interessati; e senza imbarazzo alcuno. Il tema è quello che nei prossimi tempi la farà da padrone: il candidato sindaco del PDL.

Si parte con il dire quello che già tutti sanno: si può disquisire quanto si vuole, ma alla fine della fiera chi avrà l’ultima parola sarà sempre e solo il Ministro Scajola. Così, con naturalezza: come se fosse naturale, scontato, e un vanto, che sia una persona sola – per quanto autorevole – a decidere CHI mettere DOVE. A decidere degli Imperiesi. Nel 2009. In Italia.
Va beh, ok, lasciamo perdere il paragone con l’Italia, ma rimaniamo pur sempre nel 2009.

Il fatto che con estrema disinvoltura non si faccia nemmeno finta di prendere una decisione così importante solo perché si ritiene che sia la cosa (persona) giusta, quasi quasi fa a pugni addirittura con la natura stessa del PDL: il “partito della finzione”, che ci ha abituato se non altro ad illuderci sulla propria vocazione “popolare” e democratica, trattandoci da (tele)spettatori piuttosto che da cittadini.

Si continua parlando della “pole position”, cioè delle posizioni in cui paiono trovarsi i vari pretendenti. Posizione di cosa? Ovviamente di gradimento, ma non per il pubblico/cittadinanza, bensì – è scontato precisarlo – per il Ministro. E fa quasi ridere, se non fosse un argomento più che serio, che a quanto pare le cosiddette “indiscrezioni” riportate dai giornali vadano in senso opposto. E’ ovvio: nessuno sa ancora come stanno realmente le cose, né chi sarà il prescelto.

Se poi sarà – come vuole una delle tante voci di corridoio – un “esterno”… non oso immaginare le reazioni. Si prevedono fumate di rabbia che saranno visibili fin da Pantasina.

E poi la ciliegina sulla torta: gli Assessorati. Il numero scenderà, nei progetti del PDL. Da 12 a 8. Quattro in meno non sono pochi, si riducono di un terzo. Ma non ci si chiede mica quali scompariranno e il perché della decisione. Costano troppo? Non ci sono soldi per mantenerli tutti e 12? (Un Assessore full-time può costare ai contribuenti oltre 50.000 Euro annui di onorario.) Forse c’è bisogno di eliminare delle spese per mantenere in vita il Comune? Ma no, niente di tutto ciò: il problema che si presenterà è la suddivisione delle poltrone. Due a me, tre a te, 1 a loro. E così sia.

E a proposito di soldi: possibile che l’intenzione dell’Assessore Leone di smetterla di occuparsi di Amministrazione Finanziaria venga liquidata così, in un paio di parole? L’Assessore “creativo” non ha più voglia di continuare a mettere a posto i conti cittadini? Strano, no? Potrebbe essere che la patata sta diventando troppo bollente? Forse ha pensato “meglio togliersi in tempo”?

Domande senza risposta.

E così si continua, giorno dopo giorno, ad ammirare il teatrino della politica. Nel prossimo atto ci sarà dato di sapere qualcosa di nuovo, ma non per questo capiremo dove ci porta la trama. Ci verrà svelato, come in una soap opera, solo ciò che è previsto dal copione. Che sarà sempre grosso modo lo stesso, anche se cambieranno i personaggi.

Perché solo se e quando non ci saranno più burattini il teatrino potrà dirsi concluso.

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3 commenti

  1. Anche quando non ci saranno più burattinai.

  2. Sì, ma cercare di diventare burattinai possiamo dire che è maggiormente nella natura dell’uomo…
    E’ prestarsi ad essere burattini che è vergognoso!

  3. Pingback: il blog di Giorgio Montanari - Comune in rosso?

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