il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Rose rosse per te

Il regolamento del Partito Democratico sullo svolgimento delle Primarie prevede che la consultazione si tenga tra il 15 novembre ed il 30 gennaio. Per sfruttare al meglio il tempo che ci separa dalle amministrative di giugno, ad Imperia sono state fatte praticamente subito: invece nel resto dell’Italia si comincia ora ad entrare nelle settimane “calde” per il PD.

Nella roccaforte rossa Bologna, a causa della ritirata di Cofferati, è stato scelto con le primarie il candidato Sindaco. Il vincitore Flavio Delbono l’ha spuntata con poco meno del 50% delle preferenze sugli altri tre contendenti.

Da ieri anche Forlì ha il suo neo-candidato Roberto Balzani, che per soli 44 voti in più ha mandato a casa Nadia Masini, che era data da tutti come grande favorita. A differenza di quanto successo qui da noi dove il PDL è sostanzialmente rimasto a guardare senza esprimere pareri ufficiali, nella città romagnola addirittura gli esponenti dello schieramento avverso avevano pronosticato la netta vittoria della Masini, da quanto pareva scontata.

E invece.

Le primarie riservano sorprese, e lo spoglio dei voti dei cittadini ha evidentemente responsi difformi da quelli che sono i pronostici, i sentori e – quando coincidono – le posizioni dei dirigenti di Partito.

A Imperia la questione è ormai nota a tutti: De Bonis era sicuro di vincere ed era appoggiato da numerosi esponenti del Partito, mentre ha stravinto Paolo Verda con la stessa percentuale a cui puntava il suo avversario.

Di seguito una dichiarazione riguardo ai risultati di Forlì:

“Partecipazione molto alta, segno di grande attenzione dei cittadini e di vitalità della politica e coinvolgimento di forze esterne a Pd, con le quali bisogna lavorare per mantenere le alleanze”. Questo il commento post-primarie del capogruppo del Pd in consiglio comunale, Marco Errani. La soddisfazione è soprattutto per “l’unità del partito, che deve essere preservata con una forte innovazione e condivisione nelle scelte programmatiche”.

Quella del “coinvolgimento di forze esterne” è (e sarà) probabilmente una delle giustificazioni più usate nella valutazione dei risultati delle primarie. Il che non ha il minimo senso.

Ecco cosa dichiarava Manti, (Coodinatore Provinciale PD di Imperia):

Ma quando parla di persone che non c’entrano nulla intende dire che hanno votato cittadini del centrodestra?

“Forse è venuto qualcuno della sinistra più che del centrodestra, intendo la sinistra radicale e non Rifondazione”

E che hanno espresso un voto strumentale ?

“E’ evidente, bisogna infatti vedere se queste persone, la prossima primavera, voteranno la lista del Partito Democratico”.

Tutto ciò è in netto contrasto con quanto si predica solitamente: e cioè che le Primarie sono fatte principalmente “per aprire”. Aprire, aprire, ma una volta aperto si vorrebbe subito richiudere. O far entrare solo alcuni, come se parlassimo del privé di una discoteca.

E poi è curioso come si generalizzi su questo tema. Al seggio in cui stavo io, ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. Hanno votato iscritti del PDL turandosi il naso, dichiaratamente “per fare un favore ad un amico”. Ho visto venditori di rose del Bangladesh (con i mazzi in mano, pronti poi a sparpagliarsi verso i ristoranti imperiesi) che nemmeno avevano capito bene dove mettere la croce, tanto che uno di loro (evidentemente il più sveglio) ha dovuto spiegarlo all’altro praticamente urlando e facendo sentire tutti le sue “indicazioni di voto”.

E questi erano forse militanti della sinistra radicale? MA MAGARI! Perché se davvero i 1300 fossero stati tutti davvero consapevoli e spontanei nell’espressione del proprio voto sarebbe stato sicuramente meglio. Ma è una speranza utopistica in qualsiasi consultazione popolare.

Non raccontiamoci palle: le primarie sono elezioni, e da che mondo e mondo la caccia al voto viene fatta ovunque e da qualsiasi candidato, senza distinzioni.

Poi però, quando il risultato è così eclatante come da noi (350 voti di scarto) è addirittura ridicolo imputare la vittoria (o la sconfitta) a chissà quale influenza esterna, sia essa denominata “sinistra radicale” oppure “venditori di rose a cui sono stati comprati un paio di mazzi per mandarli al seggio”.

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11 commenti

  1. E’ verissimo quanto affermi, probabilmente l’esito di queste primarie senza “l’inquinamento” dichiarato sarebbe stato il medesimo.
    Ma vorrei ricordare che la forma è sostanza: sarebbe molto grave se si potesse riscontrare che una parte più che consistente di elettori delle primarie di Imperia non rappresenta la base elettorale naturale dei Democratici e chiunque dotato di buona faccia tosta votando, possa indirizzare le scelte del partito in barba agli iscritti scivolando fra le pieghe di un regolamento pensato per le primarie di coalizione.
    Con quale motivazione si potrebbe spingere un iscritto a rinnovare una tessera? Con quali privilegi? Determinare organismi di democrazia di base quali Direttivi di Circolo o Comitati cittadini che si afflosciano, implodono nel momento più importante del quinquennio della futura vita cittadina?
    Pensiamo piuttosto a pubblicare gli elenchi di chi ha votato, produrremo notevoli “rossori in volto” di molti in città, non il mio.

  2. La base elettorale di un Partito non è mai distinguibile. Oltre a far pagare un piccolo obolo e far firmare la dichiarazione in cui si sostiene il Partito, non ci possono essere ulteriori sbarramenti. La prossima volta potremmo minacciare di pubblicare gli elenchi dei votanti, ma a che pro?
    Vogliamo intimorire ed allontanare o aprirci ed avvicinare?
    Qualcuno potrebbe dire “voterò PD se e solo se Tizio vincerà le Primarie”. In questo caso che si fa?
    Per quanto riguarda “l’inquinamento” è un falso problema: penso che tendenzialmente sarà ripartito più o meno equamente per ogni candidato.
    Per le cariche monocratiche spesso “la persona” conta più del programma o del Partito: è anche per questo che le primarie sono aperte a tutti, e non solo gli iscritti. Chi sceglie il cavallo su cui puntare è più portato a fare la puntata.
    Se togliamo questo privilegio agli elettori del PD e lo restringiamo a chi ha la tessera, saremmo punto a capo, come 3/10/20 anni fa.
    Ma fortunatamente passi indietro non ne vogliamo più fare.
    Infine una nota: gli organi interni del partito attuali non sono stati eletti dagli iscritti bensì tramite primarie (il 10 febbraio 2008) cui potevano partecipare i votanti del 14 ottobre 2008.

  3. Non credo che la Sinistra Riformista (o che buona parte di essa) possa accettare un partito che si limiti soltanto ad un comitato elettorale, il PD avrebbe dovuto “allargando” come dici tu moltiplicare con la partecipazione diretta il numero degli iscritti e dei militanti,…….. è così?
    Il numero attuale degli iscritti dovrebbe andare ben oltre la sommatoria dei partiti fondanti, specialmente se la fondazione è abbastanza recente.
    Io conosco un partito che punta sulle capacità individuali (mediatiche) di un singolo, in provincia di un’altro, un partito dove i valori e la militanza sono relativi, un partito di plastica….non mi piace.
    Pur non condividendo (come puoi evincere dal contesto) ti ringrazio per l’opportunità di confronto.

  4. Ammesso e non concesso che (dopo le primarie) non sia aumentato né il numero degli iscritti né il numero dei militanti, a mio parere ciò non costituirebbe comunque una ragione valida per non farle.
    Le primarie non devono essere intese come una campagna di tesseramento, non sono state ideate per questo.
    Bisogna piuttosto puntare ad aumentare ed intensificare i momenti di partecipazione, incontro e confronto con gli elettori/cittadini anche quando si è lontani dagli appuntamenti elettorali, questo sì.
    Personalmente mi ci voglio impegnare in prima persona, proprio affinché il partito non sembri di plastica. E la mia iniziale idea di candidarmi io stesso alle primarie appena concluse era nata proprio con questo scopo.

  5. A chi giova continuare a “sfrugugliare” nel risultato delle primarie? Sicuramente non a Paolo che ha bisogno dell’aiuto di tutti per non fare la figura del nostro candidato abruzzese. O qualcuno pensa che Sinistra Radicale (con le sue sei sigle) e i votanti di Paolo ci porteranno almeno sopra ilo 40%?

  6. Sono d’accordo, smettiamola di parlarne e dedichiamoci al programma!

  7. L’indicazione delle primarie e’ stata netta e precisa: la dirigenza del PD imperiese deve cambiare.

    Sono certo che i primi a non essere felici del cambiamento saranno proprio quelli del PDL, che difficilmente ritroveranno tanta incapacita’ nei loro nuovi avversari…

    Un passo indietro signori, dedicate il vostro tempo ai nostri uliveti, le nostre camoagne si che hanno bisogno di voi, noi meno!

  8. Non “sfrugugliare” ma capire quale forma partito si vuole o si sta andando a creare.
    Comunque sono d’accordo di parlare del programma e proprio per questo vi invito di consigliare Paolo Verda di rinnovare il suo sito nei contenuti.

  9. Grazie per il preziosissimo consiglio riguardo al sito.
    Entro un paio di giorni sarà online la nuova versione.

  10. lmpegnato per motivi di lavoro fuori regione, leggo solo ora “rose rosse per te”, nel quale vengono riportate frasi di una presunta intervista da me ampiamente smentita due ore dopo con una nota ufficiale a “Riviera 24.it”
    Ritengo già poco corretto estrapolare frasi da un discorso facendogli assumere significati diversi, ma ribadire posizioni riferendosi non alle reali dichiarazioni, ma alle interpretazioni, smentite,del giornalista mi lascia amareggiato. A distanza di 20 giorni dalle primarie, invece di predisporre l’organizzazione della campagna elettorale di Verda e del PD, qualcuno forse pensa a regolamenti interni nel Partito alimentando polemiche. Tutto quanto detto per onor di verità.

  11. Ciao Giancarlo,
    grazie per l’intervento qui sul mio blog.
    Sono sicuro che tutti abbiano preso atto delle successive dichiarazioni che si sono potute leggere a mezzo stampa in questi ultimi periodi.
    La citazione che ho estrapolato da quella intervista era per sottolineare come la questione del “voto esterno” si rifarà sempre viva in molti altri casi sul territorio nazionale, poiché è un aspetto per forza di cose intrinseco delle primarie quando queste sono aperte a tutta la cittadinanza come nel nostro caso.
    Nel frattempo buon lavoro ed auguri di buon Natale.

    Ps: per chi non l’avesse letta, la nota di cui si parla è qui

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