il blog di Giorgio Montanari

candidato consigliere comunale a Imperia per Guido Abbo Sindaco

Consiglio Comunale del 16 dicembre 2013

La seduta si è aperta con la discussione sulla manifestazione del 9 e 10 dicembre. Non sto qui a riportare quel che ne penso, perché il mio intervento (come tutti i consigli comunali per intero) è qui su YouTube e chi vuole può riguardaselo. Il punto politico è che qualcuno sembra non aver capito cos’è successo (e cosa ancora potrebbe succedere) e sinceramente non è chiaro se questo deficit di comprensione sia dovuto a ingenuità o a maliziosa consapevolezza.

L’amministrazione aveva già calendarizzato un punto sull’esternalizzazione delle mense scolastiche, ma è noto che le carte in tavola stiano nuovamente cambiando a seguito delle modifiche legislative che saranno probabilmente introdotte con la approvanda legge di stabilità. Il punto è stato congelato, per fare in modo che la discussione avvenisse a bocce ferme, con un quadro chiaro e definito della normativa. Allo stesso modo abbiamo ritenuto di invertire l’ordine delle discussioni seguenti, provocando l’abbandono dell’aula da parte della minoranza.

Mentre l’opposizione non c’era, è stato approvato il nuovo “regolamento del verde” che norma cosa si può e cosa non si può fare all’interno dei parchi cittadini (compreso l’accesso ai cani). Il regolamento tra l’altro pone le basi per l’introduzione degli orti urbani, aspetto tutt’altro che folkloristico.

Quando la minoranza ha finalmente deciso che la pausa caffé fuori dall’aula era finita, sono rimasti da soli. Il Consiglio è finito dunque tra polemiche e battibecchi, con toni veramente spiacevoli che hanno poi dato corpo a una serie di comunicati stampa in cui alcuni consiglieri preannunciano di volersi rivolgere al Prefetto.

Questa è stata la risposta del Gruppo del Partito Democratico:

Da sua Eccellenza il Prefetto vadano tutti insieme, i Consiglieri di opposizione, a protestare per l’avvenuta inversione dell’ordine del giorno e si portino appresso anche la documentazione necessaria a dimostrare quanto vanno sostenendo con così tanta aggressività.

Non si dimentichino di portare la convocazione notificata ai consiglieri in data 9 dicembre 2013, contenente ben dieci pratiche da trattare, tutte della medesima importanza, oltre alle comunicazioni del Presidente e del Sindaco sui fatti accaduti nel corso della protesta dei “forconi”.

E neppure lascino a casa il verbale delle commissioni consiliari tenutesi, senza soluzione di continuità, dalle ore 14,00 alle 20,30 di venerdì 12 dicembre 2013. Lo porti con sé soprattutto il consigliere Russo il quale, a proposito della mozione presentata dal M5S sulla SERIS, dichiarava in commissione “… visto che non c’è più l’urgenza è meglio rinviare la discussione ad un momento successivo”.

Ci vada il consigliere Casano che, dal canto suo, riteneva che la proposta dell’Assessore Risso di congelare temporaneamente la pratica SERIS, alla luce delle recenti modifiche normative, era “convincente”, aggiungendo di “… concordare con la proposta di posticipare il discorso sulle partecipate” avanzata dalla consigliera Gianfranca Mezzera del Gruppo del Partito Democratico.

Vadano Servalli e Grosso, che chiedevano di ritirare la delibera sulla SERIS e sulle partecipate, ai quali è stato spiegato che per la prima ciò non era possibile, poiché altrimenti non si sarebbe potuto prorogare il servizio di refezione scolastica lasciando a bocca asciutta gli studenti imperiesi a partire dal 7 gennaio 2014, mentre sulla seconda non ci sarebbe stato alcun problema.

Ci vadano i consiglieri di Forza Italia, nessuno dei quali nel corso della commissione è intervenuto sulla questione, probabilmente distratti dalla presenza del cane della Poillucci.

Tutti uniti accompagnino il leader dell’opposizione, colui che non essendo stato presente in commissione (con valide motivazioni) è venuto a sapere dell’accordo per il rinvio delle mozioni tramite gli organi di stampa di domenica e lunedì già tuonava con comunicati preannunciando la sua ferma opposizione, avendone anche lui, unitamente a Grosso, sottoscritta una. Colui che, al momento in cui la maggioranza in Consiglio ha votato di invertire l’ordine del giorno, si è alzato per primo e toccandoli sulla spalla ha “ordinato” agli altri consiglieri di minoranza di abbandonare l’aula.

Questo gesto sprezzante, il quale non è isolato, mal si concilia con la disponibilità sempre manifestata dalla nostra maggioranza a ricercare un civile dibattito, concedendo il più possibile alle legittime istanze dell’opposizione, fissando prontamente all’ordine del giorno le questioni ogni volta da loro presentate.

Cosa avvenuta anche in Conferenza Capigruppo quando si era deciso che l’attenzione maggiore doveva averla il dibattito sui gravissimi episodi dei “forconi”, con concessione di interventi (sebbene non previsti da regolamento) a tutti i consiglieri, nella migliore dialettica democratica possibile.

La misura però è colma: non è ulteriormente tollerabile il modo di fare politica basato sulla protervia e saccenza del quale molti esponenti dell’opposizione sono impregnati, e che ha investito in modo emblematico e deprecabile anche il Segretario Comunale, aggredito a fine seduta con il medesimo fare dei calciatori che se la prendono con l’arbitro dopo che gli è stato fischiato un fallo di frustrazione.

Essi non si scordino, infine, di riportare al Prefetto che la Conferenza Capigruppo tenutasi oggi, a cui hanno scelto di non partecipare, ha stabilito che nel prossimo consiglio Comunale saranno regolarmente discusse le mozioni sulla SERIS, esattamente come avevamo anticipato.

La maggioranza ha i numeri per amministrare, per modificare legittimamente un ordine del giorno, per rispondere agli attacchi, non solo verbali, dell’opposizione, e per fare intendere che l’aria è cambiata davvero.

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